Gli Orsetti Cercabbracci per il Progetto Bambini del Fondo Tempia

Un progetto scolastico che è diventato un atto di generosità: per realizzarlo è servita prima l’idea di Francesca Zegna, insegnante biellese all’Ipsia Bellini di Novara, poi l’aiuto del lanificio Guabello di Mongrando che ha donato la stoffa, e infine le mani delle allieve e degli allievi del corso per operatori dell’abbigliamento.

Ma gli Orsetti Cercabbracci frutto del loro lavoro non sono soltanto pezzi unici a metà tra la sartoria e l’artigianato. Ognuno di loro ha un nome e una storia, creati dagli autori e impressi in un biglietto a forma di cuore che ciascun orsacchiotto porta con sé. È possibile adottarli acquistandoli con un’offerta minima di 50 €. La cifra raccolta finanzierà il Progetto Bambini, il complesso di attività del Fondo Edo Tempia dedicate ai più piccoli colpiti dal tumore direttamente o perché si è ammalato un loro familiare.

Fare qualcosa di buono per i bambini – e farlo attraverso la onlus che ha sede a Biella ma che opera in tutto il Piemonte orientale – era la destinazione finale che Leonardo Giuseppe Brunetto, preside della scuola superiore novarese, aveva stabilito. E poi l’orso è proprio il simbolo della città di Biella anche se, a leggere le storie che gli studenti hanno inventato per ogni piccolo personaggio, nessuno ha l’aspetto burbero e minaccioso, anzi. Milo promette al suo futuro padroncino: «Da oggi sarò il tuo amichetto del cuore».

Ogni personaggio, insieme alla sua carta d’identità a forma di cuore, ha l’etichetta del lanificio Guabello, a certificare la provenienza “made in Biella” dei tessuti con cui è stato realizzato. Avere un Orsetto Cercabbracci è facile: basta scegliere quello preferito dalla galleria fotografica pubblicata sulla pagina Facebook del Fondo Edo Tempia, contattare la segreteria scrivendo a [email protected] o attraverso un messaggio Facebook e accordarsi per versamento dell’offerta e ritiro dell’orsacchiotto.

Il Progetto Bambini del Fondo Edo Tempia compirà dieci anni proprio nel 2020. Tra gli interventi che prevede, ci sono il supporto psicologico per i più piccoli e per i loro familiari, quello educativo e scolastico, l’arteterapia, la musicoterapia e lo yoga (queste ultime due anche nel reparto di pediatria dell’ospedale di Biella per chi è ricoverato), il servizio di trasporti da e verso cliniche e studi medici di specialisti. Nel 2018 le famiglie seguite sono state 47 per un totale di 1688 incontri svolti.

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