Gaietta: quando anche Piola festeggiò la Liberazione con una partita di calcio

 

Vercelli – Il 73° della Liberazione è stato celebrato questa mattina in città dalle massime autorità provinciali con una serie di appuntamenti che si sono snodati tra la basilica di Sant’Andrea, il Monumento ai Caduti di piazza Battisti e parco Camana, vicino al Monumento alla Resistenza di Guido Debianchi. In Sant’Andrea la messa celebrata dall’arcivescovo Marco Arnolfo, poi, in parco Camana gli interventi del sindaco Forte del Presidente della Provincia Riva Vercellotti, del prefetto Tortora e poi la prolusione ufficiale di Giorgio Gaietta, presidente dell’Istituto per la Storia della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia.

Giorgio Gaietta

Tra i punti toccati nella relazione, essendo Gaietta genero di Silvio Paola, un ricordo pressoché inedito: quello di una partita di calcio che si svolse all’allora “Robbiano” (oggi “Piola”) il 10 maggio del ‘45 tra una rappresentativa vercellese che comprendeva quattro campionissimi  come Piola, Ferraris II, Viri Rosetta e Castigliano e una rappresentativa degli alleati che, con i partigiani, avevano appena liberato la città.

Regista di tutta la manifestazione la giovane presidente dell’Anpi Sara Rocutto; presenti vecchi (e applauditissimi) partgiani come Olga Debianchi e Renato Giara (nella foto con il cappellino), ricordata Mimma Bonardo (ricoverata alla Casa di riposo) e il compianto ex presidente dell’Anpi Teresio Pareglio. Presenti anche esponenti del Comitato antifascista che domenica avevano organizzato una biciclettata sui luoghi della lotta partigiana. Accompagnamento musicale della Banda di Villata.

Mario Ferrari ai Cappuccini

Nel pomeriggio, celebrazione tradizionale anche al rione Cappuccini alla presenza delle sorelle di Elivio Sereno, eroe della Resistenza. E qui, relazione, appassionata e documentata, di Mario Ferrari.

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