Fragapane (Pd) sul cavalcaferrovia chiuso: “Perché non si sono indirizzate più risorse alla manutenzione?”

Alberto Fragapane

Riceviamo e pubblichiamo

 

La questione della chiusura del cavalcaferrovia Avogadro può essere valutata sotto due aspetti, il tema della sicurezza e quello della lungimiranza politica.
Su quest’ultimo aspetto, dopo che l’Amministrazione Forte aveva realizzato e previsto controlli ed interventi nel corso dello scorso mandato amministrativo, lo scorso 20 luglio, durante la discussione relativa al bilancio consuntivo 2019, il gruppo consiliare del Partito Democratico aveva presentato alcuni emendamenti mirati ad aprire una discussione su come utilizzare gli oltre 2 milioni di euro di disavanzo di amministrazione, ossia risorse inutilizzate nel corso dell’esercizio, che potevano, a nostro modo di vedere, essere investite per risolvere problematiche della città e contestualmente dare ossigeno all’economia locale.
Uno dei cinque emendamenti era mirato a utilizzare l’intera cifra per interventi di manutenzione del cavalcaferrovia Avogadro, “andando a risolvere le problematiche che il cavalcavia aveva evidenziato nel corso degli anni”, come dichiarava il consigliere Cressano nel corso della presentazione degli emendamenti, aggiungendo che “ci sono delle poste di bilancio disponibili cui occorre dare risposta subito, per mettere in circolo le risorse”.
In risposta il Vicesindaco Simion dichiarava “apprezziamo lo sforzo nel dare contributo ad un piano triennale degli investimenti che ha già una sua declinazione e un suo percorso e delle poste di finanziamento che abbiamo già individuato”, stigmatizzando l’atteggiamento di “una minoranza che cerca di dettare l’agenda ad un’amministrazione che ha comunque una programmazione in corso”. Il Sindaco Corsaro dichiarava gli emendamenti del Partito Democratico “da respingere perché irricevibili, consigli di cose che l’amministrazione ha ben presente e per buona parte già in corso”. In un comunicato stampa diramato nei giorni successivi lo stesso Sindaco dichiarava che “alcune delle proposte erano già inserite nei programmi del Comune come i capannoni all’Isola, già compresi nel piano periferie, la questione del cavalcaferrovia di corso Avogadro di Quaregna, per il quale aspettiamo lumi dalle Ferrovie sul futuro della linea sottostante, e le ciclabili”. L’emendamento fu infine bocciato dalla maggioranza.
Come noto, dalle ore 18 di ieri il cavalcaferrovia resterà chiuso a seguito della comunicazione dei tecnici e dell’esecuzione di una campagna di monitoraggio dello stato di conservazione dello stesso.
Ovviamente corretto chiudere se vi sono elementi tecnici che fanno emergere rischi per l’incolumità pubblica. Così come sarebbe stato corretto attivare fin da subito risorse per la manutenzione del cavalcaferrovia, come suggerito a luglio dal gruppo consiliare del Partito Democratico, che aveva provato a mettere un po’ di programmazione e lungimiranza nell’agenda vuota di un’amministrazione inconcludente e priva di visione.
Perché il tema ha avuto seguito solo ora, a fine anno, con il bilancio già in chiusura? Perché si è data la priorità ad altre opere pubbliche quando le condizioni del cavalcaferrovia erano già conclamate da anni?

 

 

Alberto Fragapane
Capogruppo Pd in Comune a Vercelli

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1 commento

  1. A parte la “lungimiranza” .. le cui “coordinate” non paiono molto ben definite.. (sfiorano sorella “fortuna”) .. come pure il suo “negativo”, la mancanza di lungimiranza…. in sostanza si da ragione alla attuale Amministrazione, visto che la stessa esistenza della Vercelli-Casale e’ da definire.. solo quando lo sara’ si potra’ essere davvero lungimiranti. A quel punto servirà, questo lo si capisce, una Amministrazione di Sinistra, lungimirante per Natura. Altra circostanza ovvia e’ che il manufatto s’e’ incominciato a deteriorare il giorno dell’insediamento di Corsaro. Per consueto difetto della solita, preziosissima prerogativa.

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