I falsi assicuratori colpiscono ancora. Questa volta a Borgosesia

I Carabinieri della Stazione di Borgosesia hanno deferito in stato di libertà due truffatori, un 20enne gravato da vicende penali per reati contro il patrimonio e una 65enne, entrambi residenti in provincia di Napoli, perché ritenuti responsabili di truffa in concorso.

La vicenda è avvenuta alla fine dello scorso mese di aprile, quando un 28enne di Borgosesia, acquistata una nuova autovettura, ha cercato di stipulare una polizza assicurativa risparmiando qualche euro. L’uomo, pertanto, ha avviato in autonomia un’indagine di mercato, cercando attraverso internet il miglior compromesso tra spesa e vantaggi, confrontando i più preventivi richiesti ed ottenuti da diverse compagnie. Dopo approfondite valutazioni e ritenuto vantaggioso quanto proposto da una delle Assicurazioni individuate attraverso un annuncio pubblicato sul sito “subito.it”, il 28enne ha contattato l’utenza telefonica fissa della presunta filiale bolognese dell’assicurazione che aveva fornito il preventivo ritenuto più attagliato alle sue esigenze.

Apparentemente, la conversazione con l’agente responsabile della filiale era stata più che soddisfacente, le notizie richieste ed i dubbi rappresentati dall’interessato alla stipula del contratto erano stati soddisfatti con apparente professionalità e competenza Pertanto, senza più incertezze, il 28enne ha trasmesso alla casella di posta elettronica indicatagli, tutti i documenti necessari a formalizzare l’operazione.

In breve il cliente otteneva l’indicazione di effettuare il pagamento del premio attraverso un bonifico ad una postepay, operazione immediatamente assolta, per una somma di oltre 400 euro, ricevendo copia della polizza, apparentemente in piena regola.
Tuttavia, per mero scrupolo, nei giorni successivi alla formalizzazione del contratto, il 28enne ha periodicamente verificato attraverso il sito internet dell’ANIA, che la propria vettura risultasse effettivamente coperta da assicurazione auto, ma in nessuna occasione la sua verifica ha restituito un dato confortante, risultando sempre scoperta…

Così, ad ulteriore comprova del fatto che l’assicurazione fosse stata effettivamente accesa, la vittima ha deciso di contattare nuovamente la sede di stipula, stavolta senza alcun esito. Nessuno all’altro capo del filo. Tutto falso, non si trattava, infatti, dell’autentica compagnia, ma di un clone, creato ad arte per ingannare i potenziali clienti. La polizza stipulata dal valsesiano non esisteva, e il suo denaro era già stato scaricato dalla postepay su cui l’aveva versato, a sua volta eliminata.
Alla vittima non è rimasto altro da fare che denunciare l’episodio ai Carabinieri di Borgosesia che, a conclusione degli accertamenti, peraltro laboriosi, hanno ricostruito l’intera vicenda e identificato i due truffatori, deferendoli all’autorità giudiziaria.

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