Esponente dell’Arcigay Rainbow augura a Tiramani di fare la fine di Buonanno

Non è passata neanche una settimana dalle polemiche che avevano infiammato il ballottaggio per le foto della sindaca Maura Forte postate sui social dall’onorevole Paolo Tiramani, che lo stesso Sindaco di Borgosesia e numero uno della Lega vercellese è stato vittima, sempre via facebook, di un violento attacca da parte della sorella del candidato sindaco di + Europa, la nota attivista dell’Arcigay Rainbow Giulia Bodo. L’esponente radicale e organizzatrice del Pride vercellese, che in comapgna elettorale si è spesa sui social con dei video a sostegno del movimento a cui aderisce il fratello, in un botta e risposta sul social ha sostanzialmente augurato a Tiramani di fare la stessa fine del compianto Gianluca Buonanno.

“Chissà che a forza di fare politica sulla pelle della povera gente – scrive Bodo, rivolgendosi a Tiramani – uno un giorno si pieghi a raccogliere il telefono in macchina mentre guida”.

Il riferimento è appunto all’incidente del 5 giugno 2016 nel quale ha perso la vita l’europarlamentare valsesiano, deceduto per una distrazione al volante mentre percorreva l’autostrada A36 in provincia di Varese.

 

Immediata la replica dell’onorevole Tirmani che ha ricevuto molti attestati di solidarietà:  “Per giorni mi hanno dato ingiustamente del sessista, poi la sorella del candidato sindaco di +Europa mi augura di morire come Gianluca Buonanno. Ci indigniamo a senso unico? E’ una vergogna”.

Rimane il dato di una campagna elettorale sempre più avvelenata e fuori controllo sui social dove l’assenza di filtri e l’impressione di poter esprimere qualsiasi pensiero senza valutarne le conseguenza porta ad eccessi che, di questo passo, stanno diventando intollerabili.

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