Elezioni a Vercelli: Cinque domande ai candidati sindaco. 2/ Roberto Scheda

Siamo alla seconda intervista ai candidati sindaco a Vercelli. È la volta dell’avvocato Roberto Scheda, candidato con le liste civiche “Uniti si Vince” e “Voltiamo Pagina”.

 

Ecco le cinque domande con le risposte di Roberto Scheda:

 

1) In corsa per la poltrona di Sindaco: sinceramente qual è la sua motivazione più profonda per guidare Vercelli?

Ho ricevuto molto da questa città, sia sotto il profilo istituzionale che professionale. Mi pare giusto restituire al territorio una parte dell’esperienza che ho maturato sia a livello locale (quale Vicesindaco ed Assessore di questa città, nonché quale Presidente del Consiglio Provinciale, Presidente del Comitato Provinciale della C.R.I. (Croce Rossa Italiana) per 30 anni e Presidente della Cassa di Risparmio di Vercelli), nonché ai vertici del Sistema Bancario (A.C.R.I. – Associazione Casse di Risparmio Italiane; I.C.C.R.I. – Istituto di Credito delle Casse di Risparmio Italiane; Fondo Interbancario di tutela dei depositi), quale Senatore della Repubblica ed alla Vice Presidenza Nazionale della C.R.I. (Croce Rossa Italiana). Sotto gli occhi di tutti oggi vi è una Vercelli triste e non curata: è ora di cambiare rotta, ricorrendo a mentalità aperte, libere e “nuove”.

 

2) Capitolo occupazione e sviluppo di Vercelli: logistica sì o no? Se sì, perché? E, nel caso sia no, quali altre strade pensa siano percorribili per il futuro e per i giovani della nostra città?

Non si vive di sola logistica: Vercelli dispone di risorse differenti in molteplici campi, che ad oggi sono state trascurate in termini di potenzialità. Bisogna incentivare il lavoro sotto varie direttrici, in primo luogo costituendo un Osservatorio che sintetizzi le istanze dell’imprenditoria e dei lavoratori, permettendone l’incontro nell’interesse precipuo delle famiglie vercellesi. Ci impegniamo inoltre a sostenere con i fatti il commercio (specie le piccole attività), l’agricoltura ed il turismo, anche culturale. Da qui verranno numerose occasioni di crescita, in particolare per i giovani, puntando sulla qualità e sulle sinergie tra il mondo dell’istruzione (scuole secondarie ed Università) e il mondo del lavoro (imprese, associazioni di commercianti ed artigiani ed ogni altro rappresentante di categoria), per formare competenze di alto livello e aperte alle sfide del futuro.

 

3) Vercelli terra d’acqua ma da sei anni senza piscina coperta, cosa ne pensa?

Vercelli deve assumere il ruolo (che le spetta di diritto) di capitale del riso: da qui l’intenzione di creare la “Risoteca” e un appuntamento annuale quale la “Festa del Riso” che attragga risorse ed imprenditori anche dal resto d’Italia e dall’Estero. Tali passaggi non possono prescindere da un concreto sostegno all’agricoltura, tra cui rientra la riqualificazione del Borgo di Larizzate e delle altre aree che possono esprimere al massimo la loro vocazione agricola, se ben curate. Per quanto attiene la piscina, priorità della nostra amministrazione sarà il recupero del Centro Nuoto, abbandonando l’ipotesi del “coperchio”, e la messa in sicurezza della piscina estiva Ex-Enal. Successivamente daremo impulso alla creazione di una vera e propria Cittadella dello Sport, contenente pure una piscina coperta idonea anche all’agonismo, degna del nostro capoluogo e della sua vocazione sportiva.

 

4) Parliamo un po’ di lei: ha un libro preferito? Qual è, se la possiede, la sua squadra di calcio del cuore? Che tipo di musica predilige e quale canzone ascolta quando viaggia in auto? Ha degli animali? Qual è il suo piatto preferito? E, infine, se ne avesse la possibilità economica, quale quadro acquisterebbe?

Tra le mie letture preferite rientrano a pieno titolo i romanzi di Camilleri e Carofiglio. Per quanto attiene il calcio, il mio cuore si divide equamente tra la Fiorentina, la Pro Vercelli e la Virtus Vercelli. Ascolto soprattutto musica leggera italiana, come Mina, Battisti, Dalla e Celentano: in particolare, di quest’ultimo ascolto spesso “L’emozione non ha voce”. Ho due cani, Brina e Bes, entrambi Springer Spaniel a cui tengo moltissimo. Circa il piatto preferito, ordinerei senza dubbio un risotto o una pasta e fagioli, rigorosamente condita con olio toscano.
Nel campo artistico, stante la mia terra d’origine, apprezzo le opere dei Macchiaioli (Fattori, Segantini e Natali, per citarne alcuni), ma rimango estasiato dinanzi ai capolavori del Gaudenzio Ferrari e di Ambrogio Antonio Alciati.

 

5) In dieci righe riassuma i punti salienti del suo programma.

Ho già parlato del sostegno al Commercio, con iniziative volte a garantire canoni calmierati e sgravi fiscali per i titolari di piccole attività, come pure degli aiuti all’Agricoltura, non solo risicola, che ha sempre costituito uno dei pilastri dell’economia vercellese, e al mondo del lavoro in generale, curando l’anello di congiunzione con il mondo dell’istruzione, per creare professionalità e competenze. Altro capitolo fondamentale sarà quello della sanità, per mantenere l’autonomia del Sant’Andrea e garantire l’erogazione di servizi di alto livello, senza divenire “comprimari” o, peggio, subordinati di altre realtà territoriali. Daremo sostegno agli attori locali del volontariato e della cultura, che garantiscono servizi importanti per il territorio: restituiremo alla città il decoro sia sotto un profilo urbanistico (comunque funzionale) che secondo una raccolta rifiuti davvero efficiente (bando al degrado). Si garantirà inoltre una maggiore ricettività alberghiera, per dare valore alle risorse culturali ed artistiche del territorio, con percorsi enogastronomici mirati che ne mettano in risalto le produzioni di qualità. Al centro di tutto starà sempre il cittadino.

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1 commento

  1. In futuro il ritmo del cambiamento non rallenterà: hai voglia di girare pagine!
    Gli strumenti finora usati dal management per affrontare il nuovo dinamismo dell’ambiente politico ed economico sono destinati al fallimento.
    Per guidare (non gestire) il cambiamento servono persone con una STORIA PERSONALE affidabile (capacità innate, esperienze esistenziali, lavorative ed educative)
    Persone con un adeguato STIMOLO COMPETITIVO (desiderio di riuscire bene, sicurezza di sé in situazioni difficili e/o concorrenziali).
    Persone in grado di raccogliere nuove sfide e la volontà di riflettere onestamente sui successi e sugli insuccessi.
    Persone COMPETENTI e CAPACI (conoscenze specifiche, capacità di leadership).
    Serve soprattutto una CAPACITA’ COMPETITIVA ovvero la capacità di far fronte a un ambiente sempre più concorrenziale e mutevole perché, si sa, in politica l’opposizione non è mai costruttiva, purtroppo!
    Servono persone del genere, se vogliamo rendere un servizio molto importante per la comunità.

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