Elezioni: il centrosinistra chiama Gabriele Molinari, centrodestra in surplace

Mancano poco più di tre mesi alle elezioni amministrative e sinora sono due i candidati che hanno espresso ufficialmente la candidatura a sindaco di Vercelli, entrambi alla guida di liste civiche: il “Lupo Bianco”, Carlo Omo, e l’ex pentastellato, ora consigliere comunale del Gruppo misto, Michelangelo Catricalà. Non solo hanno annunciato l’intenzione di scendere in campo, ma entrambi sono pronti a raccogliere le firme per le loro liste: ne servono da duecento a quattrocento.
Ricordiamo che accettazione ufficiale della candidatura e firme col simbolo della lista ed elenco dei candidati a consigliere comunale (minimo 21, massimo 32) vanno consegnate dalle 8 di venerdì 10 maggio al mezzogiorno di sabato 11 in Comune.

In teoria c’è dunque ancora tempo, ma in pratica no perché occorrerà pur fare un minimo di campagna elettorale. Eppure i grandi partiti, le grandi coalizioni non si sono ancora mossi. Per quanto riguarda il centrodestra, fino alla famosa notte di Capodanno a Rosazza, la ricandidatura del sindaco Corsaro al quarto mandato sembrava scontata. Il plenipotenziario di Fratelli d’Italia, l’on. Emanuele Pozzolo l’aveva assicurata (facendo notare che Corsaro, che non ha tessere di partito, aveva lavorato benissimo anche in questo quinquennio), forte della leadership assoluta del suo partito, anche senza consultare gli alleati, che non l’avevano presa benissimo. Ma i rapporti di forza sembravano tali da pensare che la scelta sarebbe stata avallata.

Poi però c’è stato lo sparo di Rosazza, Pozzolo ha subìto la reprimenda della Meloni ed è stato esautorato dal ruolo di segretario provinciale: adesso nella sede di corso Libertà comanda la “commissaria” Sara Kelany, avvocata e deputata, che non si è ancora pronunciata, pur avendo svolto incontri bilaterali con gli alleati di Forza Italia e della Lega. A proposito dei leghisti, il segretario provinciale Daniele Baglione ha dichiarato pubblicamente che il loro candidato ideale, pur non leghista, sarebbe Roberto Scheda, già assessore nel Corsaro 1 e Corsaro 2, ma che nel 2019 si candidò alla testa di due liste civiche (anche contro Corsaro) ottenendo un risultato di tutto rispetto che non gli consentì però di arrivare al ballottaggio. Dal canto suo, Forza Italia non si è ancora pronunciata.

La sensazione è che la candidatura di Corsaro sia ancora forte e dunque tutt’altro che tramontata (anche se sul versante FdI stanno spuntando i nomi del consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti e del presidente della Provincia Davide Gilardino), perché pare che negli incontri sinora bilaterali Sara Kelany abbia ribadito la tesi della “continuità”, ma è indubbio che siano sorti problemi, cosa che del resto sta avvenendo anche negli altri centri del Piemonte legati al voto e, dopo l’esito delle regionali in Sardegna, non solo in Piemonte.

Per quanto riguarda il centrosinistra, dopo aver esplorato diverse soluzioni interne (Bagnasco, Cressano e Fragapane) il partito della Schlein si è rivolto ad un illustre ex dem che, nel 2019, da consigliere regionale, lasciò il partito, sbattendo la porta (non voleva saperne di intese con i grillini) per approdare successivamente in Azione, diventando uno degli uomini di assoluta fiducia di Calenda in Piemonte: l’avvocato Gabriele Molinari, quarantottenne, che da diversi mesi ha lasciato Azione: ora svolge la professione a Torino ed è stato nominato vicepresidente del Museo Nazionale del Cinema.
Una scelta forte quella del Pd, in grado di contrastare anche un ricompattamento  del centrodestra su Corsaro. Molinari si è preso qualche giorno di tempo per accettare la candidatura. Una volta acquisitala, il Pd potrebbe contare non su un campo lungo (visto che per ora non ci sono notizie sulle operazioni elettorali del M5S a Vercelli), ma su un blocco di centro (per capirci Italia Viva e Azione, senza escludere + Europa) che potrebbe essere guidato da Fabrizio Finocchi, da sempre vicino a Molinari in Azione. 

C’è poi da considerare il ruolo sempre rilevante in città di SiAmo Vercelli, che a sua volta dovrà decidere se esserci anche in questa terza tornata elettorale consecutiva, senza ovviamente dimenticare Olmo, che potrebbe rappresentare la vera sorpresa di queste elezioni. Dunque i giochi, per ora, non sono fatti, ma ugualmente rien ne va plus (forse). Ovviamente la città attende.

Edm

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1 commento

  1. L’impresentabile (ma ancor si muove) PD
    alla fine, cadute le ipotesi dei tanti,
    vecchi leoni sdentati (ma tuttora unghiuti)
    (che forse non ci tenevano
    ad arrivare terzi)
    si punta su un raro caso
    di uomo spendibile,
    lontanto dalla cronaca
    vercellese,
    pressochè sconosciuto
    al grande pubblico
    (quello del giorno del voto)
    .. “di sinistra” ma della sx di Calenda
    AZIONE altro che PD!!!
    .. di un (caratterialmente)
    anti-calenda-che-“sbatte la porta”
    e che se alleato con altri
    potrebbe far di più
    che portar il PD al terzo posto
    ..
    Crozza Calenda “Io sono nato con la coda tra le gambe” | Fratelli di Crozza
    https://www.youtube.com/watch?v=Bc2hmtoXV8s

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