“Mi piace annusare la lana” è il titolo del nuovo libro di Roberto Veronesi. L’abile scrittore-giornalista torinese, reduce dal successo del romanzo “Qui non ride mai nessuno” (link qui) torna, questa volta, con una raccolta di racconti. Schegge di vita condensate nelle pagine fulminee di ogni “avventura” che si susseguono in un volume che, grazie alla felice penna dello scrittore, in grado di dosare saggiamente ironia, profondità e leggerezza, si preannuncia come una nuova piacevole conferma.

“Mi piace annusare la lana” è una raccolta di racconti scritti nel corso del tempo, che compongono un colorato mondo di situazioni in cui si intrecciano storie, personaggi e protagonisti — veri o immaginati — del vivere quotidiano, con le loro passioni, amori, buoni e cattivi propositi. Il tempo gioca con loro: li distrae, li lusinga, si diverte, ma non li dimentica. E prima o poi dà loro un appuntamento nella vita. Inutile scappare, inutile rimandare. Francesca e “lui” si rivedono dopo quindici anni: un tempo lungo, ma non abbastanza per dimenticare quello che poteva essere e non è stato. Un angelo e un diavoletto vorrebbero invertire i propri destini, almeno per un anno. Dura un mese la partita che porta l’Italia a vincere i Mondiali di calcio del 2006. Dura solo pochi istanti il momento bello dell’ingegner Rossi, la “puzzola”, nel suo ufficio. Il tempo di una sfida, forse l’ultima, al contact center “Chiamaqui”, in un gelido otto dicembre. E poi c’è l’imprevedibile direttore d’orchestra Giovanni Moretti, tifoso del Toro, che si innamora perdutamente della bellissima Sofia dopo un solo colloquio.
Istanti, minuti, mesi o anni. Amori e passioni passeggere o travolgenti segnano, con leggerezza e un pizzico di ironia, il tempo della vita dei personaggi. In alcuni casi, anche dei ricordi. Con l’augurio che in Francesca, Demian, Giovanni, Barberis, Sofia, o in un frammento di dialogo, ci si possa riconoscere. Magari anche per riflettere sul tempo, sugli amori e sul loro valore.
Roberto Veronesi, giornalista, torinese e torinista appassionato. Ha pubblicato il romanzo “Qui non ride mai nessuno” per il Gruppo Albatros, insieme ad altri 12 autori ha pubblicato “La schedina vincente” per Della Porta editore, ha progettato la trilogia dell’iguana (“Vorrei un’ambulanza per l’iguana di mia sorella”, “Il ritorno dell’iguana” e “L’iguana colpisce ancora”) per Lupetti, collezione di storie curiose e divertenti raccolte all’892424.
Ha lavorato per grandi gruppi italiani come Unicredit, Fiat, Seat PagineGialle, Iren. Un percorso professionale a doppio binario nel settore della Comunicazione e del Personale. Collabora attualmente con Fondazione LINKS, è docente IED (Istituto Europeo di Design), socio Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) e AIDP (Associazione Italiana per la Direzione del Personale).
Il libro è ordinabile sul sito www.paolacaramella.it e nei principali store online






Interessante riflessione:
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Roberto Veronesi
di cinque anni di Mediacor
https://youtu.be/Bw-KI_wBVtc?si=b2k2YrNnQkFLboAc