È morta Anastasia, la principessa dei tubicini

Per tutti era la “Principessa dei Tubicini”. È morta a Borgosesia, in Valsesia, nel Vercellese, Anastasia Lavatelli. Aveva 6 anni.
Per tutta la sua vita era stata seguita da mamma Francesca e papà Paolo. Tutta la regione, negli anni, attraverso la musica, lo sport, l’arte si era mobilitata per aiutarla a raccogliere fondi per le sue costose cure. Era anche stata creata una pagina dedicata alla «Principessa» che conta oltre tremila seguaci su cui si vendono oggetti per raccogliere fondi per permettere a lei e ai genitori di poter affrontare la malattia.
Anastasia era nata il 29 dicembre 2013, tre giorni dopo aveva avuto un arresto cardio-respiratorio che le aveva provocato danni irreversibili e una prognosi fatale. Ma lei ha sempre lottato come una piccola guerriera. Una storia, raccontata come una fiaba dai suoi genitori, che ha avuto alti e bassi. Anastasia è sempre stata il loro pensiero fisso. E lei li ha sempre ripagati con l’amore che era capace di diffondere.
“Non molto tempo fa nacque da un incantesimo divino – si legge nella presentazione della pagina Fb – una principessa dagli occhi grandi e le ciglia lunghissime. Ella viveva su una briciola di pane dove la aspettavano grandi meraviglie da scoprire e farfalle da rincorrere. Ma un terribile maleficio, a poche ore dalla sua nascita, le rubò il respiro. Il suo regno di colpo si gelò, fiori, farfalle e tutti gli animali del suo mondo fatato piansero. I suoi guardiani, con cui aveva legami di sangue e di cuore, andarono a chiedere aiuto ad ogni angolo della briciola. Si affidarono alle magie dei migliori curatori ed anche a qualcuno molto più in alto di loro. Pregarono tanto affinché la piccola Principessa dei Tubicini non volasse in cielo… e finalmente un giorno, Lei iniziò a risvegliarsi piano piano».
E ancora: «Il maleficio però era troppo potente – si legge -. La principessa aveva bisogno di aiuto per tornare a colorare il suo regno. Bisognava trovare la fata del respiro, la fata della parola e lo gnomo dei movimenti. Intanto Il suo regno, senza una principessa a capo, perse ben presto tutti i suoi colori. Così i suoi guardiani, abili creatori, iniziarono a produrre preziosi oggetti magici da barattare con i misteriosi abitanti del regno. Essi, mossi da così tanta speranza, si spinsero oltre i confini della briciola, attraverso quello chiamato “mondo degli umani”.
“Anastasia non c’è più – dicono ora gli amici-. Ma resta quello che ci ha insegnato. La sua forza e la sua tenacia . Abbiamo imparato che la vita va vissuta per come viene donata. Grazie piccolo angelo”.
Love
Haha
Wow
Sad
Angry

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here