Due vercellesi, giovani e incensurati, compiono due rapine in otto giorni

 

Che cosa abbia spinto due giovani vercellesi, definiti “figli di famiglie per bene” e senza precedenti, a commettere ben due rapine a volto coperto e con una pistola giocattolo molti simile a una vera (quelle da soft air ma senza tappo rosso), nel giro di otto giorni, una a un negozio gestito da cittadini cinesi e una a una coppia appena uscita dalla chiesa per la messa del pomeriggio della domenica, ancora non è dato sapere. Fatto sta che i Carabinieri, dopo l’ultimo dei due “colpi” che è stato portato a termine domenica 18 aprile ai danni della coppia che stava rientrando a casa a piedi nella periferia di Vercelli, e che è stato sventato grazie all’intervento di alcuni passanti uno dei quali è corso dietro a uno dei ragazzi riuscendo a fermarlo, li hanno prima trovati e poi denunciati per aver commesso, in concorso, due rapine a mano armata.

La pistola da soft air sequestrata

La rapina alle due persone uscite dalla funzione domenicale è avvenuto lo scorso 18 aprile, verso le ore 19.00, in una via periferica. La coppia stava rincasando a piedi ed è stata affrontata da uno dei due ragazzi con il volto travisato ed armato di pistola. Il rapinatore si è fatto consegnare la borsa dalla donna ed il portafogli del marito. Il rapinatore è poi fuggito a piedi verso il centro storico. Le due vittime però si sono messe a urlare chiedendo aiuto. Ed è così che sono state soccorse da alcuni passanti che poi si sono gettati all’inseguimento del fuggiasco. Uno dei cittadini intervenuti ha chiamato i Carabinieri ed è riuscito, dopo alcune centinaia di metri di corsa, a rintracciare il rapinatore armato, che nel frattempo era stato raggiunto anche dal complice. I due, però, vistisi braccati, hanno lasciato la borsa della, per poi scappare, borsa che è stata recuperata e restituita alla vittima. Il portafogli del marito invece era sparito. Portafoglio che custodiva oltre a dei documenti, la somma di 350 euro.

Grazie alla testimonianza di questo “cittadino modello” i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno svolto le indagini nei pressi del luogo dove il rapinatore ed il suo complice erano stati visti per l’ultima volta, riuscendo, dopo alcuni giorni, a ricostruire la figura di alcune persone che per caratteristiche fisiche potevano assomigliare a quelle descritte. Grazie a ciò gli uomini dell’arma sono riusciti ad identificarne uno.

Così, dopo alcuni giorni di servizi di osservazione all’abitazione di colui che era stato identificato, per avere la certezza che il giovane fosse presente in casa, è stata eseguita una perquisizione sia nell’abitazione sia nel garage, dove era nascosta una pistola giocattolo tipo “soft air” priva di tappo rosso, forse quella usata per la rapina, ed è stato trovato anche uno zainetto contenente gli indumenti utilizzati per commettere il crimine. È stato trovato anche il portafogli della vittima all’interno del quale era scomparsa solo una banconota da 50 euro, poiché il giovane rapinatore, nell’enfasi del momento, non si era accorto della presenza delle altre banconote che erano celate in diversi piccoli scomparti.

Dopo di ciò gli investigatori sono riusciti ad identificare anche il complice, che aveva fornito l’abbigliamento indossato per commettere la rapina, e aveva aiutato il primo dei due a sottrarsi alle ricerche delle pattuglie dei carabinieri.

I due ragazzi, coetanei e come detto entrambi di famiglie “per bene” di Vercelli con n passato senza alcun problema con la giustizia, sono stati portati in caserma. E lì gli investigatori, visto il modus operandi dei due, sono riusciti ad accertare che sempre i due giovani erano stati complici anche di un altro reato simile commesso sabato 10 aprile verso le ore 18.30 in un negozio di articoli per la casa posto nel centro storico di Vercelli gestito da cittadini cinesi. In quell’occasione i proprietari del negozio erano stati minacciati da un rapinatore con i volto coperto, che si era impossessato del contenuto del registratore di cassa di 500 euro. Il rapinatore era poi fuggito a piedi, nella medesima direzione dove poi sono stati rintracciati i due la seconda volta.

La coppia, vittima della seconda rapina, ha voluto ringraziare calorosamente i carabinieri del Nucleo Investigativo di Vercelli per l’epilogo positivo della vicenda e ha espresso il desiderio di poter incontrare anche il “cittadino modello” che con un comportamento encomiabile si è prodigato per recuperare la borsa e fornire elementi fondamentali agli investigatori per poter indirizzare nel verso giusto le indagini.

 

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4 Commenti

  1. .. il commento precedente non simbolico, da interpretare con riferimento al caso: “meglio dare dei calci ad un pallone che rapinare gli anziani” … ho proprio sbagliato il posto dove .. postarlo

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