Dopo 22 anni il S.Andrea ha una nuova Risonanza magnetica di livello molto elevato

Alessandro Stecco e alcuni componenti il suo staff davanti alla nuova Risonanza Magnetica (foto Greppi)

Dopo ventidue anni l’Asl ha finalmente cambiato, grazie ai fondi del Pnrr, la risonanza magnetica: ed ora quella che la Sstruttura Complessa di Radiodignostica, diretta dal professor Alessandro Stecco ha in dotazione, è all’avanguardia non solo in Piemonte, ma in tutt’Italia. E’ costata 914 mila euro.

Questa mattina c’è stata la presentazione ufficiale della nuova apparecchiatura alla presenza, oltre che dei vertici dell’Asl, del presidente della Scuola di Medicina dell’Upo, il professor Gianluca Gaidano. Prima di dare la parola al professor Stecco per l’illustrazione delle capacità della nuova Risonanza magnetica, la direttrice generale dell’Asl Eva Colmobo ha espresso la sua grande soddisfazione per l’apparecchiatura, che consente agli utenti vercellesi di ottenere risposte sempre più accurate nel campo della diagnostica.

Stecco, a sua volta, ha detto che questa Risonanza Magnete 1,5 Whole Body (cioè in grado di analizzare tutte le parti del corpo, senza le radiazioni ionizzanti di una Tac o di una Pet) non era stata scelta da lui, ma prima del sua arrivo e si è congratulato con chi ha fatto la scelta perché si tratta di un’apparecchiatura di altissimo livello, addirittura superiore a quella che egli utilizzava quando era al “Maggiore” di Novara.

Nell’aula magna dell’ospedale il professor Stecco illustra la nuona Risonanza (Greopi)

Stecco ha detto che gli ultimi due mesi, con il suo staff, ha messo a punto attraverso diversi momenti formativi nuove tecniche avanzate di “imaging”di risonanza magnetica: in tutti i campi: l’utenza sanitaria vercellese può adesso ricevere le migliori diagnosi grazie ad una medicina di precisione sempre più sofisticata.

Ma rispetto alla Risonanza magnetica precedente, quali sono le migliorie di questa apparecchiatura di straordinaria eccellenza? Innanzitutto, e non è una cosa da poco, permette di ridurre efficacemente, attraverso un sistema “Open Bore” (foro aperto) le ansie del paziente ed i fenomeni di claustrofobia; e quindi questa nuova Risonanza, con un tunnel largo, è pensata per poter offrire il massimo conforto a tutti i pazienti: dai meno collaborativi ai bambini. 

Rispetto poi alla “vecchia” Risonanza, la nuova è in grado di fare esami che prima richiedevano il ricorso ad alri ospedali da parte dei cittadini vercellesi. Ad esempio la risonanza magnetica multiparametrica prostatica”. Tutti coloro che hanno avuto a che fare con un tumore alla prostata, o anche soltanto al sospetto di averlo, sanno che quando la Psa saliva a livello di guardia di solito, prima di sottoporsi ad una biopsia della prostata, si doveva ricorrere appunto ad una risonanza pultiparimetrica prostatica, che indicasse la presenza del tumore, e quali livelli di probabile aggressività, pilotando poi efficacemente la biopsia. Solo che i vercellesi si dovevano rivolgere a Novara, ad altrove o al privato. Adesso già stanno facendo questa procedura a Vercelli. 

Il professor Stecco ha intanto annunciato che per abbattere il più possibile le liste d’attesa (compito in questo momento definito “primario” dalla dottoressa Colombo) adesso si lavora in Radiodiagnostica sia al mattino sia al pomeriggio: le prestazioni della Struttura sono aumentate del 66 per cento ed in particolare, la nuova Risonanza magnetica viene utilizzata per circa venticinque volte al giorno.

Stecco ha messo in evidenza un’altra procedura specifica e molto importante della Risonanza: una volta la settimana vengono trattate pazienti con un tumore alla mammella per verificare diverse cose: dalla valutazione della risposta alla chemioterapia alla conferma (o meno) dei casi di recidiva. Dunque risposte fondamentali nel percorso oncologico per questi tipo di tumore.

Sono svariate le possibilità diagnostiche fornire da questa apparecchiatura nei più svariati settori terapeutici: ad esempio nell’ambito della ematologia , ma anche nel neurologico: questa Risonanza consente infatti uno studio morfologico volumetrico del parenchima cerebrale utilissimo in caso di demenza, Alzheimer o anche perle diagnosi degli ictus i fase iperacuta: si pensi agli ictus che compaiono durante il risveglio mattutino e per i quali è assolutamente indispensabile accertare da quanto tempo è stato colpito il paziente, per sapere esattamente “come” intervenire.

La direttrice sanitaria aziendale Fulvia Milano ha ringraziato tutti gli operatori che hanno seguito l’installazione della nuova apparecchiatura sottolineando che durante la collocazione (al posto di quella vecchia che doveva essere rottamata per le disposizioni tassative del Pnrr) si è utilizzata una Risonanza mobile.

Alla presentazione di questa mattina era presenti numerosi primari e responsabili delle altre Strutture mediche del’Asl. Il professor Stecco ha elogiato tutto il suo staff medico che è composto dai dottori Alekos Bompotsiaris, Valentina Buscarino, Sebastiano Mario Di Nardo, Lara Isabel Garcia Navarro, Federica Marini, Annalisa Oppezzo, Alberto Sillano, Eleonora Soligo, Anna Nunzia Veltre e Riccardo Vigone. La coordinatrice tecnica è Federica Mischatti. E ovviamente i complimenti del primario sono stati estesi a tutti i tecnici e al personale amministrativo della struttura.

Infine, segnaliamo che all’ospedale di Borgosesia c’è una struttura semplice di Radiodiagnostica diretta dalla dottoressa Mariapia Scarpelli. I medici che ne fanno parte sono Maria Cristina Camaschella, Claudia Quirico e Delia Ravallese. Coordinatore tecnico Filippo Chiocca.

Edm

Nelle immagini di Renato Greppi altri momenti della presentazione di questa mattina

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1 commento

  1. L’attesissima apparecchiatura
    avrebbe meritato d’essere accolta
    dal Cardinale Burke ..
    “in” 24 metri di cappa magna,
    (immagini in calce, suggerite
    al largo pubblico solo poco fa da A.Cionci),
    o, almeno, da una controfigura

    dopo anni e anni s’ansiosa attesa,

    .. tanto evidenti son i progressi
    dei quali noi pazienti godremo.
    ..
    L’evolutissimo strumento
    (di 22 anni oiù giovine del precedente),
    è stato, oltretutto, acquisito
    ad un prezzo veramente contenuto,
    e consentirà prestissimo di annullare del tutto (è evidente)
    i tempi di attesa dei “pazienti”, inquieti, non solo:
    vanto di questa apparecchiatura di straordinaria eccellenza,
    e non è una cosa da poco,
    sarà il sistema “Open Bore” (foro aperto)
    sorprendente, geniale e recentissima scoperta
    che consentirà al paziente di godere in assoluto relax
    ogni momento del proprio test diagnostico,..
    ..
    non solo, grazie al nuovo apparecchio
    ora si lavora sia al mattino che al pomeriggio,
    mentre prima non si poteva,
    era impossibile con quell’antiquato sistema
    (forse alimentato a carbone, ma è una mia ipotesi);
    infine l’apparecchio consente tantissimi utilizzi, per ogni altro male,
    e gode di prerogative che erano interdette al macchinario precedente
    si parla di ventidue anni fa, che potevamo pretendere allora dalla Scienza?
    eravamo appena usciti dal fascismo e dal comunismo
    ..
    ora il modello “matusa” sarà felicemente rottamato
    grazie ai suggerimenti giuntici dagli scienziati giudiziosi del PNRR.
    (ci vorrebbe un altro applauso, o una cerimonia)
    ..
    Cardinal Burke Chiesa Dei Santi Michele e Gaetano Latin Mass Firenze Florence #vlogs #music #beauty
    https://www.youtube.com/watch?v=sKf2p5BFIds

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