Pubblico da derby Pro-Novara per “Ascolta, sembra un film”

 

Vercelli – Alla Camerata Ducale piace vincere facile. L’orchestra ormai amata da tutti i vercellesi come una bella e talentosa figlia riesce sempre a centrare l’obiettivo del sold out, sia che programmi concerti al Civico, nel cortile del Museo Leone oppure al Parlamentino.

Ma se centrare l’esaurito ad esempio nella sala cavouriana dell’Ovest Sesia non rappresenta tutto sommato un’impresa memorabile, tutt’altro conto è radunare un vero pubblico da stadio (numericamente, s’intende, non certo a livello comportamentale) nelle grandi location all’aperto.

Noi però -memori del passato “fossaliano” – avremmo potuto scommettere sul travolgente successo di ieri sera: siamo arrivati davanti alla basilica di Sant’Andrea alle 20,50 e non siamo riusciti a sederci (mannaggia, bastavano dieci minuti d’anticipo). Racconti fondati danno per certi i primi arrivi ad occupare le 500 sedie (poche comunque, il Comune si appunti questa unica riserva ad una serata splendida) verso le 20, cioè un’ora e mezza prima dello spettacolo.

E poi, appunto, lo spettacolo, montato con la solita altissima professionalità da Massimo Fonsatti (che ha legato ala perfezione gli spezzoni dei film) e reso acusticamente in modo inappuntabile da Dosio Music. Una meraviglia di suggestioni, sogni da cui non svegliarsi, un incanto per gli occhi e per le orecchi con lo sfondo incomparabile che già aveva esaltato a Ferragosto le Fontane danzanti. Difficile quantificare i presenti, senz’altro più di mille, ma probabilmente molti più di mille.

Guidata da Guido Rimonda, la Ducale ha sfoggiato i suoi cavalli di battaglia, come ad esempio “La Vita e Bella”, ma ha regalato vere chicche a sorpresa, tra le quali la ben nota colonna sonora di “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri, scritta a quattro mani da Ennio Morricone con Bruno Nicolai.

Via via, per quasi due ore di ininterrotta magia, sono sfilate musiche e immagine carezzevoli, per cuore e mente, da film celeberrimi ma anche non memorabili. Ad esempio “Rugantino” del 1973, con Adriano Celentano e Claudia Mori, di Pasquale Festa Campanile, è stato scelto più che altro per consentire ai due bravissimi cantanti ingaggiati per l’occasione, Laura Galigani e Antonio Orler, di sfoggiare un sontuoso duetto di “Roma nun fa la stupida stasera” di Armando Trovajoli. Tra la Galigani e Orler sono marito e moglie da circa venti giorni.

Tra i ripetuti subissi di applausi, molto bello il battimani che ha accompagnato il bis del famoso Girotondo finale di “8 e 1/2” musicalmente firmato da Nino Rota.

Morale: una serata davvero incantevole, introdotta da un saluto flash di Andrea Corsaro e chiusa dagli anticipatissimi auguri di “buon autunno” di Rimonda a tutti i presenti. Un autunno che, per la Ducale, si annuncia, come sempre, foriero di novità e di regali a tutti coloro che amano la buona musica, porta con garbo, originalità e intelligenza.

edm

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