Il disagio emotivo causato dal Covid in un libro finanziato da Fondazione Carisver e Biud 10

Durante il lockdown gli psicologi dell’Asl di Vercelli hanno svolto e stanno svolgendo tutt’ora una infaticabile e straordinaria di supporto a favore dei pazienti, dei loro familiari e, in generale, di tutte le persone in difficoltà a causa dell’isolamento. Ora un libro compendia questo lavoro prezioso e meritorio, ben riassunto da una frase del libro: “Noi abbiamo ascoltato da vicino quelle persone: con la mente, con gli occhi, con il cuore, per raccogliere il loro vissuto, le loro angosce, le ferite e la cura”.

“Le ferite della cura” – questo il titolo del libro – è nato dalla necessità di portare all’esterno la testimonianza di quanto è successo nella realtà ospedaliera durante la prima fase della pandemia Covid: un periodo di forte disordine sociale ed emotivo, che ancora oggi alimenta le sue ferite, in cui hanno prevalso il disorientamento e la necessità di cura. In quel tempo sospeso, ma in fondo sempre così vicino al nostro attuale sentire, non sempre si è avuta la reale percezione di quanto stesse accadendo.

Per questo motivo – spiega Patrizia Colombari, Direttore della Psicologia dell’Asl Vercelli e responsabile del progetto editoriale “Le ferite della cura non rappresenta solo un diario che archivia un’esperienza, ma è uno scrigno che raccoglie le sensazioni e le riflessioni, gli smarrimenti e le angosce che gli psicologi dell’Asl di Vercelli hanno elaborato durante l’emergenza, dal momento della crisi più acuta fino alla sua drammatica dilatazione che minaccia ancora tragicamente la nostra quotidianità. In quella tempesta che ha travolto tutti, si sono cercati spazi per ascoltare, parole per offrire una vicinanza anche quando l’angoscia era così forte che generava solo rabbia. Gli operatori sono stati ‘connessioni’per riallacciare i legami tra i familiari e i loro parenti ricoverati in isolamento, in un contesto in cui il personale sanitario e i pazienti erano confinati nella stessa disperazione».

Questo libro ha reso maggiormente visibile il lavoro prezioso che il Servizio di Psicologia dell’Asl di Vercelli ha svolto e tuttora svolge in riferimento alla grave situazione di disagio emotivo per pazienti, familiari e persone in difficoltà a causa del Covid.

Un rinnovato ringraziamento da parte della Direzione dell’Asl Vercelli e degli operatori della Psicologia va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e l’Associazione Biud10 che hanno reso possibile questo progetto di testimonianza.

I proventi della vendita del volume andranno all’Ambulatorio per i bambini affetti da autismo e all’Ambulatorio per i ragazzi con disturbo della condotta alimentare gestiti dall’Asl. Il libro (edito da Effedì edizioni) è disponibile nelle librerie Mondadori e Sant’Andrea di Vercelli; Colibrì di Borgosesia; e sui principali bookstore ondine.

 

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1 commento

  1. PER COMMENTARE IL TESTO … BISOGNEREBBE AVER LETTO IL LIBRO
    PER COMMENTARE IL TITOLO .. BASTA POCO. DIREI CHE è UN OTTIMO TITOLO .. NON SI TRATTA DE: “Il disagio emotivo causato dal Covid” come scritto nel titolo dell’articolo, per necessità di sintesi e di differenziazione, ma di “LE FERITE DELLA CURA …AL TEMPO DEL COVID” … BEN DIVERSO! … lascia aperta l’interpretazione corretta (per coloro che leggano anche l’articolo): la “cura” ha causato ulteriori mali .. e la causa del male non “è” il covid .. ma si riscontra nei nostri tempi (AI TEMPI di covid) .. a EVIDENTE conferma DELLA SUSSISTENZA di una deroga alla regola “PRIMUM NON NOCERE” .. ALLA QUALE TUTTI I MEDICI DOVREBBERO UNIFORMARSI (ANCHE IL CTS E I MINISTRI DELLA SALUTE .. E I GENERALI CHE “FANNO” SALUTE .. E NON DOVREBBERO FAR AUMENTARE LA MALATTIA) .. se vi sia colpa o addirittura dolo lo si scoprirà soltanto leggendo .. oppure (per i pigri) si potrà attendere una nuova Norimberga.

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