Il direttore generale Asl: “Sono stato colpito anch’io dal Covid”

Sulla pagina Facebook dell’Asl di Vercelli, il direttore generale Angelo Penna parla del Covid, che ha colpito anche lui, e posta alcuni riflessioni sulla situazione della pandemia nel nostro territorio, ringraziando tutti gli operatori che la stanno affrontando con professionalità e dedizione.

Ecco quanto ha scritto:

Desidero con questo breve messaggio portare il mio saluto e il mio ringraziamento a tutte le dipendenti, i dipendenti e collaboratori dell’Asl di Vercelli: medici, infermieri, tecnici, amministrativi anche in queste ore impegnati nel contrasto alla pandemia.

Sono arrivato all’ASL di Vercelli lo scorso 10 ottobre, il mio arrivo é stato tanto improvviso quanto difficile a causa dall’epidemia: alla fine di ottobre ho dovuto fermarmi anche io ed isolarmi a casa per superare il “mio covid”, per questo motivo non ho potuto incontrare e salutare tanti tra voi come avrei voluto.

Finalmente oggi l’epidemia da segni di flessione, in questa ultima settimana si sono ridotti i contagi, e così gli accessi al pronto soccorso e i decessi, ma i fronti aperti sono ancora molti: quello territoriale per la diagnosi, il tracciamento, la terapia domiciliare e quello ospedaliero dal laboratorio ai reparti covid e “puliti” perché gli accessi al Dea del S.Andrea e al Pronto del S.S. Pietro e Paolo sono ancora tanti anche per i pazienti no covid.

Riusciamo a guarire tanti malati, ma quelli che curiamo e purtroppo perdiamo, ci colpiscono molto di più, in questi tristi casi il nostro pensiero va soprattutto alle persone decedute e alle loro famiglie, ma subito dobbiamo riprendere quello che sappiamo fare: curare.

Per questo motivo in questi giorni ancora difficili e duri, voglio rinnovare a tutte e a tutti il mio più sentito ringraziamento anche a nome dei miei stretti collaboratori dr.ssa Anna Burla e dr. Gualtiero Canova con l’impegno e l’augurio di uscire presto da questa epidemia e di incontrarvi nei vostri reparti e nei vostri servizi.

Cordiali saluti

Angelo Penna

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2 Commenti

  1. Fra le righe, vedo che Penna ha usato 3 volte (TRE) la parola epidemia e una sola “pandemia” … per quanto può valere la mia valutazione: condivido, bene! … ed ha accennato all’influenza covid-19 evitando frasi ad effetto, da supereroe, proprie di ad altri personaggi (i quali avrebbero fatto credere che per poco non ci lasciavano .. le Penne), si è limitato a cementare lo spirito di corpo, com’è giusto: “alla fine di ottobre ho dovuto fermarmi anche io ed isolarmi a casa per superare il “mio covid”, per questo motivo non ho potuto incontrare e salutare tanti tra voi come avrei voluto”. Bella anche la foto, recente, di Lella Beretta, che lo ritrae sorridente e senza mascherina (ma .. presente sulla scrivania). OKKEI !!!

  2. Mi permetto, come faccio spesso, di esagerare un po’. Premetto che mi permetto e prendo a prestito una famosa battuta del teatro in 2 (battute) di Campanile, riadattandola.
    La scena si svolge negli uffici centrali della ASL. All’aprirsi del sipario il Virus e la Morte erano esausti, avendo gia’ “visitato”, in vario modo, tutti i colleghi dell’amministrazione. Si trovano sulla soglia dell’ufficio del DG
    il Virus. io entro.. ¿vieni?…. devi consegnare qualcosa anche tu?
    la Morte. ( tace)
    Titolo della tragedia: Ad Angelo Mai
    (sipario)

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