Deposito nazionale delle scorie nucleari: il sindaco Pane in diretta ad “Agorà” su Rai 3

In questo momento il sindaco di Trino Daniele Pane è ospite in diretta ad Agorà, su Rai 3, per commentare la sua proposta, che in questo momento è al centro della discussione politica in tutt’Italia, di valutare la possibilità di ospitare a Trino il deposito nazionale delle scorie radioattive.

A discuterne con lui, tra gli altri, anche Chicco Testa, che si dichiara d’accordo con il sindaco di Trino. E poi il professor Nicola Armaroli, dirigente di ricerca presso il Cnr. E’ stata riportato anche il “no” all’idea del governatore del Piemonte Alberto Cirio che ha detto “il vercellese ha già dato” .  Altro “no” assoluto della rappresentante del M5S Marianna Ricciardi. 

Intanto Legambiente, Pro Natura e il Comitato di vigilanza sul nucleare organizzano per domani sera venerdì, alla Biblioteca Favorino Brunot di Trino. Appuntamento alle 21. Il “no” di questi movimento è ovviamente assoluto sia al deposito nazionale delle scorie sia ad un ipotetico ritorno al nucleare nel nostro Paese.

Contraria all’idea del Sindaco Pane anche la Lega: la segreteria provinciale del carroccio, infatti, in una nota puntualizza che il primo cittadino di Trino non è un esponente leghista (come riportato erroneamente da un quotidiano nazionale, Pane lo è stato infatti in passato), bensì iscritto a Fratelli d’Italia e poi aggiunge che “sulla vicenda del deposito unico di scorie nucleari, bene ha fatto il governo ad intervenire con il decreto energia, dando la possibilità a chi vorrà di autocandidarsi. Va tenuto conto però che, anche in presenza di una autocandidatura, ci sarà un percorso tecnico scientifico che dovrà dare l’idoneità dell’area che, eventualmente, scegliesse di autocandidarsi”. Il segretario vercellese, nonché responsabile Ambiente per il Piemonte della Lega, Giancarlo Locarni ha anche aggiunto che «per il territorio di Trino vi è anche il diniego regionale, in quanto non rispetterebbe la legge sul consumo del suolo. Se mai ci fosse una autocandidatura, si scontrerebbe con questa normativa».

No all’idea di Pane anche da parte del PD con il segretario regionale Domenico Rossi e il consigliere Domenico Ravetti: che scrivono: «Abbiamo depositato nei giorni scorsi un ordine del giorno con il quale chiediamo al Presidente della Giunta regionale un impegno per evitare che prevalga la logica delle autocandidature per il Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi. Il Consiglio dei Ministri, infatti, ha inserito nel Decreto Legge Energia una norma sbagliata e pericolosa: l’apertura delle autocandidature per individuare il sito dove realizzare il Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi. Questa decisione vanifica, di fatto, il lavoro di anni che, basato sull’applicazione di criteri tecnico-scientifici rigorosi, aveva permesso di individuare 67 siti potenzialmente idonei, inseriti all’interno della CNAPI. Inoltre, questa scelta rende inutile l’importante percorso partecipato che ha, poi, permesso la redazione della CNAI (Carta Nazionale delle Aree Idonee) che dovrebbe avere recepito i risultati del dibattito pubblico, ma che non è mai stata pubblicata, nonostante sia pronta da mesi». «Il Governo Meloni – aggiungonoRavetti e Rossi– anziché scegliere in maniera seria e responsabile, apre di fatto alla possibile indicazione di Trino quale sito per il Deposito, territorio che è sempre stato escluso perché inadatto a accogliere un’infrastruttura di questo tipo a causa di alcune criticità: la presenza di faglie, laghi e bacini idrici, aree protette, centri abitati, infrastrutture, siti industriali». «Il Partito Democratico – concludono i Consiglieri Pd– continua a pensare che la sicurezza e l’applicazione dei criteri tecnico-scientifici debbano prevalere su qualsiasi altro aspetto e interesse. Ci batteremo, in tutte le sedi istituzionali, e inviteremo i cittadini a respingere, insieme a noi, ogni scelta volta a danneggiare il nostro territorio. Siamo, infine, convinti, che una decisione tanto delicata e importante non possa essere fatta attraverso l’autocandidatura di un singolo, ma debba essere il risultato di una posizione dei territori e di analisi scientifiche. Ci aspettiamo che il Consiglio regionale approvi il nostro ordine del giorno e che il Presidente della Giunta si schieri con noi per difendere la sicurezza del Piemonte».

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1 commento

  1. C’è chi ha paura delle scorie
    e chi no
    Chi si fida del deposito “sicuro”
    .e chi indica le statistiche ..
    (.. tumori) ..
    Qualcuno si chiederà:
    quale “posizione finale”
    (speriamo non tragica)m,
    tutti riversi a terra)
    terrà in fine la Lega
    quella dei 9 petali
    ..vicina al popolo ..
    radioattivo?!

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