Dal 3 gennaio il Piemonte sarà zona gialla

Ciò che era evidente dai dati degli ultimi giorni, è stato confermato nel tardo pomeriggio dal Presidente della Commissione regionale Sanità, dottor Alessandro Stecco. Il Piemonte dal 3 gennaio diventerà zona gialla, dopo che si era salvato per poche decimi di percentuali sui dati prima di Natale (leggi qui).

Stecco riporta i dati del pre-report settimanale del Ministero della Salute: Nella settimana 20-26 dicembre in Piemonte il numero dei nuovi casi e dei focolai cresce, come nel resto del territorio nazionale. L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 1.31 a 1.35 e la percentuale di positività dei tamponi sale all’8%.

L’incidenza è di 1.020,73 casi ogni 100 mila abitanti.

Il Piemonte poi supera la soglia di allerta del 10% per il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva (16,2%) e la soglia del 15% per quello dei posti letto ordinari (20,2%).

Si tratta di numeri ancora molto contenuti, sottolinea Stecco in un post sul Facebook, rispetto allo scenario nazionale e internazionale che portano in ogni caso il Piemonte in zona gialla a partire da lunedì 3 gennaio, dopo 28 settimane in zona bianca.

Va ricordato che in zona gialla, in pratica, valgono le stesse regola della zona bianca, infatti le mascherine sono obbligatorie anche all’aperto già adesso. Tutte le attività commerciali, i bar, i ristoranti, i parrucchieri rimangono aperti. Teatri e cinema rimangono funzionanti applicando in modo rigido le regole anticovid, con la distanza di sicurezza tra gli spettatori di almeno un metro, la capienza delle sale che non deve superare il 50 per cento del totale.
Per le scuole, in area gialla, la didattica in presenza rimane al 100 per cento per le scuole primarie e secondarie di primo grado, mentre per le scuole superiori la didattica in presenza potrà essere variata dal 70 al 100% delle ore di lezione. Per la scuola si tratta comunque delle norme antecedenti i decreti natalizi sul Covid. Per le modalità della loro riapertura dopo le vacanze natalizie infatti si dovranno attendere i prossimi giorni ed eventuali nuove disposizioni governative.

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4 Commenti

  1. Sai che sorpresa! era imprevedibile come il Natale al 25 dicembre oppure (parlo per gli anziani) il primo ottobre e l’apertura delle scuole. Una volta congegnato il meccanismo.. perché si avessero sorprese si dovevano verificare fatti impossibili, contro natura.. come il mancato arrivo dell’influenza in inverno, bensì a ferragosto, oppure pochi focolai con un milione e centocinquantamila tamponi (oggi)…. Come aspettarsi che il Borgo Vercelli vinca a San Siro.

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