Dai cocktail a domicilio alle pizze gratis per le forze dell’ordine, Vercelli e provincia si riscoprono solidali e innovative

Pizzerie chiuse, bar con serrande abbassate dove campeggiano cartelli su chi è stato scritto con un pennarello nero “fino a data da destinarsi”. Ma anche idee innovative come il cocktail consegnato a domicilio, il giornale recapitato a casa, o la più tradizionale la spesa portata all’abitazione.

Molti ristoratori di Vercelli e provincia, si arrendono al decreto per il contenimento del Coronavirus che li obbliga a smettere di lavorare alle 18 e e scelgono di applicare l’autoquarantena. Ad iniziare, nei giorni scorsi, i gestori di locali cinesi e giapponesi. Sulle porte di sartorie, parrucchieri e perfino ristoranti i cartelli richiamano all’auto isolamento «Lo facciamo per dare un contributo a ridurre al minimo la possibilità di diffusione dell’epidemia – spiegano i gestori del ristorante Imo Sushi di via Trino -. Abbiamo deciso di schiudere fino a data da destinarsi». A seguirli molti ristoratori. “Una scelta fatta per i nostri clienti – spiega Mara Vicentini, proprietaria di una pizzeria a Borgo d’Ale, nel vercellese, considerata zona arancione -. Chi ha una partita iva può capire il mio stato d’ animo. Per me che sono in proprio, il non lavorare e il dover comunque pagare le spese gestionali, utenze,e tanto altro senza aver nessun incasso per tutto il mese,senza aver nessuna agevolazione dallo stato,mi porterà a morire di fame”.

Al fianco però arriva la creatività di alcuni gestori. Luca Impellizzeri, proprietario del bar Imperiale di Vercelli, da venerdì dopo le 18 consegnerà cocktail a domicilio. “Anche vino, birra e vino in bottiglia – sottolinea -. Perché l’economia deve andare avanti. Dobbiamo adeguarci alla normativa senza farci prendere dal panico. Bisogna tirarsi su le maniche e continuare al lavorare al meglio per dare qualche momento di svago alla gente in questo periodo difficile. Secondo me ne usciremo e riusciremo a ripartire».

Come lui la pensano molti esercenti che, da ieri,hanno deciso di offrire servizi a domicilio ai propri clienti. “Porteranno spesa, generi alimentari e ogni cosa servirà – raccontano alcuni di loro -. Seguiremo ovviamente le direttive. La spesa verrà lasciata sul pianerottolo. Si avranno pochi contatti. Ma in questo momento per ripartire bisogna pensare anche a chi rimane a casa. Soprattutto gli anziani”.
A Saluggia una pizzeria omaggia delle sue pizze forze dell’ordine, operatori sanitari, volontari della Croce rossa. “In questo momento di crisi vogliamo cercare di aiutare il nostro paese, noi lo facciamo così”. L’iniziativa è della Pizzeria Mamma Mia di Saluggia, nel Vercellese: è a gestione familiare, titolare è Zubiletta Estefani che la manda avanti con suo marito Paolo Falco e suo suocero Salvatore.

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