Corsaro: “Né coprifuoco né vie o piazze chiuse a Vercelli, ma più controlli”. Urge però una maggiore comunicazione

Per il Sindaco di Vercelli, Andrea Corsaro, in città non ci sarà “Alcun coprifuoco né ordinanze di chiusura per vie e piazze, ma solo controlli mirati nel fine settimana”.

La dichiarazione è stata rilasciata dallo stesso Corsaro oggi, in tarda mattinata, e scritta dai colleghi di un’altra testata, dai quali riportiamo la notizia. “Tutte le forze dell’ordine hanno dato massima disponibilità per il fine settimana – dice il sindaco -. Abbiamo fatto attività di sensibilizzazione e ora controlleremo che le misure previste dal Dpcm vengano rispettate. I cittadini mi sembrano rispettosi delle regole e attenti a rispettare le misure di prevenzione. I dati, purtroppo, mostrano una situazione in peggioramento, dunque è necessario essere il più possibile scrupolosi e osservare tutte le misure richieste”.

Si tratta di affermazioni importanti, ancora di più in questi giorni di recrudescenza pandemica, le quali sono attese dai vercellesi che giustamente si aspettano indicazioni su cosa avverrà in città. Ed è proprio questo il punto: al netto dalla capacità e del diritto dei colleghi di un’altra testata di ottenere interviste e anticipazioni, giornalisti che svolgono correttamente e in modo encomiabile il loro lavoro, dobbiamo ancora una volta rilevare come la comunicazione ufficiale del Comune, almeno su tali importanti questioni, sia del tutto deficitaria o meglio assente. Un fatto incomprensibile, soprattutto in frangenti in cui i cittadini avrebbero grande esigenza di avere indicazioni chiare e aggiornamenti su ciò che accade. Purtroppo, il Comune, da mesi ormai, ufficialmente tace. Non una nota, non un commento, nemmeno un dato ufficiale sulla situazione pandemica a Vercelli è stato diffuso.

Va ricordato che il Sindaco è anche una figura di responsabilità della salute pubblica, e il dare comunicazioni ufficiali ed esatte sull’andamento in città dell’epidemia di Covid-19 non è un vezzo o qualcosa di superfluo e non è nemmeno una banalità da ribaltare sui social. In tanti comuni, anche del vercellese, ciò accade puntualmente, pensiamo a Trino, Santhià, Borgosesia, e tanti altri, e la stessa cosa accade almeno per tutti capoluoghi piemontesi e italiani. Vercelli, invece, continua a scegliere il silenzio.

La nostra non vuole essere una polemica, sterile, ma un appello, la rappresentazione di una necessità che in tanti cittadini (basta dare uno sguardo ai social) stanno dimostrando di avere nella consapevolezza che le giornate sono complesse, ancora di più oggi, per le figure istituzionali: avere però una comunicazione efficace e puntuale su quello che sta accadendo a Vercelli potrebbe anche rassicurare i cittadini che davvero si sentono smarriti.

E se questa cosa vale oggi per il Covid e l’emergenza legata al virus, domani potrà valere anche per altre questioni della vita cittadina (per dire, noi stiamo attendendo da ormai da dieci giorni una risposta sul distacco avvenuto di materiali nella parte posteriore della Basilica di Sant’Andrea, transennata con il nastro bianco e rosso, dov’è collocato il grande rosone – leggi qui – e su eventuali interventi). Insomma riteniamo di dover lanciare uno stimolo: la descrizione di un bisogno di molti nella speranza che qualcosa cambi.

l.a.