Coronavirus – I guariti salgono a 88 in Piemonte, giornata nera per il vercellese con 14 decessi

Sono salite a 88 le persone virologicamente guarite, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, comunicate dall’Unità di Crisi della Regione. Sono 13 più di ieri così suddivise su base provinciale: 5 in provincia di Alessandria, 10 in provincia di Asti, 2 in provincia di Biella, 12 in provincia di Cuneo, 7 in provincia di Novara, 34 in provincia di Torino, 10 in provincia di Vercelli, 3 nel Verbano-Cusio-Ossola, 5 provenienti da altre regioni.

 

Altri 243 sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e attendono ora l’esito del secondo.

 

I decessi oggi invece sono stati 61, in Piemonte, dei quali: 1 in provincia di Alessandria, 3 in provincia di Asti, 1 in provincia di Biella, 3 in provincia di Cuneo, 1 in provincia di Novara, 35 in provincia di Torino, 14 in provincia di Vercelli, 2 nel Verbano-Cusio-Ossola, 1 provenienti da fuori regione,

 

Il totale complessivo è ora di 795 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 156 ad Alessandria, 35 ad Asti, 69 a Biella, 53 a Cuneo, 104 a Novara, 271 a Torino, 46 a Vercelli, 47 nel Verbano-Cusio-Ossola, 14 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

 

Sul lato contagi: sono 8.835 le persone finora risultate positive in Piemonte: 1.287 in provincia di Alessandria, 407 in provincia di Asti, 477 in provincia di Biella, 687 in provincia di Cuneo, 741 in provincia di Novara, 4.193 in provincia di Torino, 456 in provincia di Vercelli, 382 nel Verbano-Cusio-Ossola, 83 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 122 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 454.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 26.578, di cui 15.283 risultati negativi.

 

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1 commento

  1. Grazie del aggiornato sul coronavirus. Un grande abbraccio a tutto il personale della sanità e della croce Rossa.
    Tutti insieme c’è la faremmo.

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