Si tratterà di correre “Un rischio calcolato”: si è espresso così, ieri sera, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella solita diretta Facebook ripresa in Tv, enunciando le riaperture delle attività commerciali a partire da lunedì 18 maggio. “Affrontiamo la fase 2 con prudenza. I dati delle curve epidemiologiche sono incoraggianti” ha aggiunto.
E mentre si è in attesa che dal Piemonte arrivino eventuali misure ad hoc per la nostra regione, sono state confermate le misure che già erano state aticipae.
“Da lunedì non serviranno più autocertificazioni per spostarsi all’interno della propria Regione e sarà possibile incontrare gli amici. Resta però il divieto di uscire di casa per chi è positivo o in quarantena, oppure ha sintomi compatibili con chi ha Covid 19. Resta anche il divieto di assembramento e occorre mantenere la distanza di un metro” ha confermato Conte.
La mascherina andrà sempre indossata nei luoghi chiusi o all’aperto se non si possono rispettare le norme di distanziamento.
Dal 3 giugno sarà possibile spostarsi da una regione all’altra e anche da e per altri Stati Europei. Su questo punto però le regioni saranno libere di ampliare queste misure o restringerle. Ha detto Conte: “Servirà cautela da parte di tutti, ma in particolare per quelle regioni, come la Lombardia, che combattono la battaglia più dura”. Il presidente del Consiglio ha poi aggiunto che “l’Italia si doterà di un piano nazionale di monitoraggio per tenere sotto controllo la curva epidemiologica”.
Dal 18 maggio riapriranno le varie attività di vendita e ricreative, le funzioni liturgiche e, in alcune regioni, anche bar e ristoranti.
In Piemonte bar e ristoranti riapriranno il 23
Palestre e piscine, ha detto il Presidente del Consiglio, ripartiranno il 25 maggio.
Dal 15 giugno potranno riaprire cinema e teatri.
Nelle prossime settimane, ha aggiunto Conte, verrà deliberato un ‘Decreto semplificazione’ per aiutare le imprese.
