Era entrata in Comune (Ufficio Ragioneria) ala fine del 1983, e l’ultimo giorno di lavoro è stato il 31 luglio scorso, quando ha lasciato il Comune (la sua casa) dopo 39 anni, con il ruolo di funzionaria dell’Ufficio Tributi.
E qualche giorno fa, nel chiostro di San Pietro, amici e colleghi hanno salutato la neo pensionata Gabriella Barale, una delle dipendenti più conosciute e stimate di tutta la macchina amministrativa vercellese.
Racconta: “Dopo gli studi al Liceo Scientifico, la laurea in Scienza politiche a Pavia e, in quell’Università, due anni da borsista, volevo assolutamente sposarmi, e quindi ero alla ricerca di un posto di lavoro. Ho partecipato ad un concorso in Comune e l’ho vinto, l’anno dopo mi sono sposata. In Comune ho trovato colleghi fantastici, che mi hanno subito messa a mio agio. Sindaco era Ezio Robotti, il mio dirigente era il ragioniere capo Giampiero Anadone”.
Continua Gabriella Barale: “Dopo undici anni, il 1° settembre del ‘94, quando è andato in pensione il ragionier Somaglino, una vera istituzione per il Comune, sono passata all’Ufficio tributi e ho sostituito temporaneamente anche il collega Enrico Bocchino all’Economato. Pure lì mi sono subito trovata bene, perché concordata da colleghi seri e scrupolosi che sono subito diventati amici. Ho incominciato con Anadone, e ho concluso con il dottor Silvano Ardizzone. Ho passato 39 anni in Comune e possono dire che sono stati un’esperienza meravigliosa. Penso che fare un lavoro che ti piace in un ambiente ideale, e per tanti anni, sia in massimo che una persona possa chiedere dalla vita. Certo anche nel nostri ambiente, ci sono state esperienze molto dolorose, penso all’improvvisa scomparsa proprio in questi giorni di una persona cara qual era Alberto Ricardi, ma le abbiamo affronta tutti assieme con vero spirito di corpo”.
Ed ora che farà? “La nonna. Il primogenito di mia figlia Chiara, Ettore, va in prima elementare proprio quest’anno e lo seguirò aiutando mia figlia. E ovviamente continuerò ad occuparmi anche di Damiano, l’altro nipotino più piccolo. Li adoro. Sono stata felice, anche se la vita mi ha riservato prove molto difficili (la scomparsa prematura del marito, ndr), e cercherò di essere una nonna che possa far felice anche i suoi nipoti”.






In 24h tre dipendenti con lunghissimo periodo di permanenza quasi-nella-stessa-posizione di enti che ognuno di noi deve per qualche ragione, prima o poi, frequentare, se ne vanno meritatamente in quiescenza. Le parole con le quali ci salutano fanno pensare al futuro .. forse non dovremo conferire con lavoratori “temporanei” .. quale è un terzino o un centrocampista della Pro .. magari assunti e licenziati di sei mesi in sei mesi .. ma conferiremo con una voce finto-automatica che sa tutto di noi grazie alla propria mente-superiore (l’algoritmo)? Di peggio ci sarebbero potute capitare solo la conseguenza del “successo” (se ci fosse stato) del tentativo delle forze dell’Ucraina di far saltare la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ora sotto controllo russo, durante la visita dellìOnu in atto ieri attraverso la delegazione AIEA, richiesta dopo i precedenti attentati e FINALMENTE OTTENUTA dai russi.
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notizia poco diffusa .. per non spaventarci
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Ucraina, il conflitto 14a puntata ” Azzardo a Cherson” con Max Bonelli e Stefano Orsi
https://www.youtube.com/watch?v=99iZBDQhV0A&t=79s