Colpo della Valsesia: il Giro d’Italia arriverà all’Alpe di Mera

Il vincitore del 2020 Tao Geoghegan Hart (fonte Bicycling)

Non si sa ancora quando verrà presentato ufficialmente il Giro d’Italia 2021, ma alcune indiscrezioni sono già trapelate. Tra queste una notizia che farà sicuramente felice la Valsesia. Secondo quanto riportato da Beppe Conti nella trasmissione di RaiSport Radiocorsa infatti la tappa del 28 maggio con partenza da Busto Arsizio arriverà per la prima volta in assoluto all’Alpe di Mera.

Anticipazione rilanciata anche dal sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani che ieri, giovedì 21, sulla sua pagina Facebook ha scritto «una delle tappe del Giro d’Italia più dure, importanti e decisive terminerà in Valsesia, esattamente all’Alpe di Mera. Confermo la notizia come molto probabile, da diverse settimane insieme ai consiglieri regionali Angelo Dago e Alessandro Stecco, l’assessore Faber Ricca, il Presidente della Provincia Eraldo Botta, stiamo lavorando per portare un evento che darà molta visibilità al nostro territorio».

Un bel colpo per il territorio valsesiano non c’è che dire. Il percorso della Corsa Rosa è ancora in divenire per via dell’emergenza sanitaria. La presentazione, che di solito avveniva a ottobre, era in programma per il 4 febbraio, ma è slittata di una settimana, cioè l’11. Il Giro si svolgerà interamente in Italia e durerà dall’8 al 30 maggio.

Si parla di una partenza a cronometro da Torino, più altre due date piemontesi, poi la carovana dovrebbe scendere lo Stivale per risalire l’ultima settimana, quella decisiva. Oltre all’Alpe di Mera si è parlato del Colle Fauniera, celebre per le imprese di Marco Pantani e di Paolo Savoldelli, nella tappa che dovrebbe ricalcare la granfondo Fausto Coppi di Cuneo. Tuttavia è più credibile che venga inserito nel Giro femminile.

La tappa dell’Alpe di Mera dovrebbe essere la terzultima, il giorno successivo ci sarà la Verbania-Monte Spluga e infine la chiusura con la cronometro di Milano. Tra i luoghi toccati anche Ravenna per i settecento anni dalla morte di Dante, Sesto Fiorentino per omaggiare Alfredo Martini, l’Emilia Romagna che avrà in dote quattro frazioni e Montalcino con le strade bianche. Per quel che riguarda le montagne tornerà il Monte Zoncolan (il Kaiser forse sarà scalato dal versante di Sutrio), le Dolomiti con il Fedaia, il Pordoi e il Giau, Sega di Ala e, come detto, l’Alpe di Mera.

Saranno presenti tutte le squadre del World Tour più altre che beneficeranno delle tre wild card messe a disposizione. Ognuna sarà composta da otto atleti. Tra i nomi più attesi Filippo Ganna e il vincitore del 2020 Tao Geoghegan Hart della Ineos Grenadier, Pello Bilbao della Bahrain Victorious, Remco Evenepoel (al ritorno dopo il tremendo incidente al Giro di Lombardia 2020) della Deceuninck-QuickStep, Thibaut Pinot della Groupama FDJ, Caleb Ewan della Lotto Soudal, Marc Soler della Movistar, Davide Formolo e Fernando Gaviria della UAE Emirates, George Bennett della Jumbo Visma, Domenico Pozzovivo della Qhubeka Assos e, il più atteso, Vincenzo Nibali della Trek Segafredo.

In tarda mattinata è giunta poi una nota del Presidente della Provincia di Vercelli Eraldo Botta che si congratula per la tappa valsesiana del Giro, a conferma dell’evento. “Siamo sempre in prima linea per la promozione del nostro territorio – scrive Botta -. La visibilità che questo importante evento offrirà alla nostra realtà sarà di forte richiamo per turisti ed appassionati. Più visitatori vuol dire più indotto per tutti quegli operatori del settore che sono stati i maggiormente colpiti dalla pandemia e che dobbiamo aiutare mediante la promozione e la consequenziale crescita dei turisti”. “Voglio ringraziare – conclude il Presidente Botta – il Consigliere Regionale Angelo Dago e l’On. Paolo Tiramani che si sono spesi per la realizzazione di questo importante evento sul nostro territorio. Abbiamo fatto squadra e abbiamo centrato un obiettivo che vede al centro la nostra comunità”.

Massimiliano Muraro

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2 Commenti

  1. Vercelli sempre più al traino dei colonnelli di salvini della valsesia.
    Una volta sentivi dire dai non piemontesi:. “Vercelli? è in provincia di Novara? Di Biella?” Ora chiederanno se sia in provincia di Borgosesia o Varallo.

    Bravi i nostri politici di Vercelli, davvero capaci.

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