In zona arancione bevevano all’interno di una pescheria: multati titolare e clienti

Il 26 gennaio scorso, quando il Piemonte era ancora in zona arancione, una pattuglia della Polizia stradale di Varallo ha notato diverse auto posteggiate di fronte ad una pescheria di Borgosesia, che vende prodotti ittici.

Gli agenti si sono insospettiti e hanno visto che l’’interno c’erano diverse persone sedute che stavano bevendo, cosa allora tassativamente vietata. Gli agenti hanno fatto intervenire anche un’altra pattuglia e sono entrati: in quel momento alcuni avventori si sono dileguati, ma altri sono stati controllati e multati di 400 euro per violazione delle norme anti Covid.La titolare, di 800 euro per aver consentito assembramenti e appunto per aver violato la disposizioni per l’asporto degli alimenti.

E non solo. Gli agenti hanno pure scoperto che la titolare non aveva l’autorizzazione amministrativa per somministrare le bevande e le hanno comminato un’altra sanzione di 5 mila euro: il tutto seguito dalle segnalazioni alla prefettura (per le violazioni alle norme anti-Covid) e al sindaco di Borgosesia, per i provvedimenti previsti dalla normativa regionale.

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  1. “E non solo. Gli agenti hanno pure scoperto che la titolare non aveva l’autorizzazione amministrativa per somministrare le bevande e le hanno comminato un’altra sanzione di 5 mila euro: il tutto seguito dalle segnalazioni alla prefettura (per le violazioni alle norme anti-Covid) e al sindaco di Borgosesia, per i provvedimenti previsti dalla normativa regionale”.
    Per reati così gravi, gli ultimi che ancora vengono perpetrati, dopo la redenzione generalizzata di tutto il popolo, non sarebbe piu’ umana, educativa e giusta l’applicazione “in tempo di guerra” (al virus) della pena di morte con fucilazione immediata, in loco?

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