Cirio a Vercelli: basta con una Regione “torincentrica”

Costruire una Regione che restituisca alle Province ed ai Comuni un ruolo importante, di centralità all’interno del contesto regionale, riportando attenzione, contributi e dignità a queste realtà, “trascurate e colpevolmente abbandonate a sé stesse dall’attuale amministrazione regionale”. È questo, in sintesi, no dei capisaldi della lista di centrodestra che si presenta alle elezioni regionali a sostegno di Alberto Cirio, che oggi ha visitato il vercellese. Con lui i candidato locali delal coalizione.

 

 

 

A sinistra Alberto Cirio, a destra il Presidente della Provincia Carlo Riva Vercellotti

“La giunta attualmente in carica – ha osservato Alberto Cirio, candidato Presidente – forse pensa che la Regione Piemonte inizi a Torino e finisca a Moncalieri, o giù di lì; il nostro obiettivo è quello di costruire un governo non Torinocentrico, che ridia alle province un ruolo importante, che le riporti alla giusta condizione di realtà vive, produttive, fondamentali per il progresso e lo sviluppo dell’intera Regione Piemonte. Per fare ciò, è necessario cambiare atteggiamento mentale, cambiare l’approccio nei confronti delle singole realtà: la Provincia di Vercelli ad esempio, in questi ultimi anni è stata pesantemente penalizzata dall’attuale gestione regionale. Noi abbiamo in programma, insieme ai Sindaci e agli amministratori dei singoli Comuni, di programmare un piano strategico di rilancio del territorio nell’immediato futuro, un rilancio che passa attraverso lo sviluppo dell’agricoltura di eccellenza, dei poli logistici e industriali, del turismo. Per fare un esempio, con buona pace di chi si oppone alla Tav, la realizzazione di quest’opera farebbe del Piemonte la bretella di collegamento tra le merci in transito dall’Italia al resto d’Europa e viceversa. La posizione felice di Vercelli, ubicata proprio nel mezzo di questo crocevia, può essere strategica per uno sviluppo enorme del territorio, sia sotto l’aspetto della logistica, ma pensiamo anche al turismo, che al giorno d’oggi è molto cambiato rispetto al passato. Un tempo – prosegue Cirio – si faceva turismo “di destinazione” ovvero si sceglieva una meta e lì si andava, ora il turismo è “di motivazione”, ossia ci si dirige verso una località per tutta una serie di motivi. Pe capirci: per chi ama lo sport e il contatto con la natura c’è la Valsesia, che tra l’altro soffre da sempre di una forte penalizzazione per quanto riguarda i collegamenti stradali e ferroviari, senza che nessun rimedio sia mai stato apportato. Per chi ama mangiar bene, invece, ci sono le eccellenze enogastronomiche di questo territorio, da gustare e scoprire; per gli amanti dell’arte e della cultura le attrattive sono notevoli. Insomma, la Provincia di Vercelli ha tutte le qualità per poter occupare un ruolo di vero “motore” nell’economia piemontese, manca solo un governo centrale regionale che abbia il desiderio di investire risorse umane ed economiche in un’opera di rinnovamento. Per investire, ovviamente bisogna disporre dei mezzi, che nella fattispecie vengono spesi poco e male: si calcola al momento, che della parte di fondi che la comunità europea assegna alla Regione Piemonte, ne sia stata utilizzato solo il 30% circa. È necessario quindi lavorare per poter utilizzare nel migliore dei modi questi fondi, soprattutto per le opere più urgenti che riguardano strutture, viabilità e trasporti pubblici”.

All’incontro con i giornalisti erano presenti  anche il Presidente della Provincia di Vercelli, Carlo Riva Vercellotti, che a sua volta ha messo in evidenza il colpevole e grave disinteresse dell’attuale governo regionale nei confronti del territorio vercellese. “In qualità di Presidente della Provincia, ho vissuto in questi anni – osserva – un rapporto umiliante con il governo centrale di Torino, che ha fatto di tutto per portarci via risorse e servizi di ogni genere. Penso alle battaglie per i poli ospedalieri, per il tentativo di chiudere la sede dell’Arpa, la soppressione di collegamenti ferroviari, l’assoluta noncuranza alle nostre richieste di interventi sulle vie di comunicazione, prima fra tutte la statale Vercelli-Novara, che versa da tempo immemore in condizioni che definire indegne è dir poco, e ad altre situazioni drammatiche. Ho incontrato un’amministrazione regionale che, sul piano della disponibilità e della comunicazione ci ha sempre e solo voltato le spalle, quasi la Provincia di Vercelli non esistesse nemmeno. Adesso è tempo di cambiare: abbiamo un mese di tempo per pensare ad una Regione che abbia l’obiettivo di puntare con decisione sugli investimenti per il futuro, riconoscendo alle singole Province il diritto al lavoro e alla propria autonomia, senza l’oppressione di una gestione troppo dipendente da Torino, che deve rendersi conto che il Piemonte è fatto anche di piccole città e piccoli comuni”.

Tra gli altri candidati anche il capogruppo della Lega in comune, Alessandro Stecco, che ha sottolineato come “Necessario contribuire tutti assieme a risollevare la Sanità in Piemonte, far ripartire questo settore importantissimo per i cittadini, che negli ultimi anni è stato trascurato e gestito con imperdonabile leggerezza. L’obiettivo è quello di riportare il paziente e il medico ad occupare nuovamente il ruolo centrale nel programma della sanità”.

 

f.m.

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