Cercava di truffare degli anziani con un rilevatore del gas: denunciato ed espulso da Vercelli

 

Carpiva la fiducia di alcuni anziani, spacciandosi per tecnico del gas e facendosi aprire le porte di casa, per poi installare un apparecchio da pochi euro dicendo che si trattava di un dispositivo necessario a prevenire le fughe di gas, per il quale poi pretendeva il pagamento di 300 euro.

La truffa, per la quale è stato denunciato un uomo che poi è stato espulso da Vercelli, è stata scoperta dalla polizia ieri dopo la denuncia di una coppia di persone anziane che avevano appena subito la visita del truffatore.

Gli agenti si sono recati al luogo, in Vercelli, dove era stata segnalata la truffa e hanno constatato la presenza di un uomo, italiano, che esibendo il cartellino di una società per la commercializzazione di gas, si presentava agli utenti riferendo di dover effettuare dei controlli per verificare eventuali fughe di gas. Appena riuscito ad entrare in casa si metteva a installare un apparecchio del valore commerciale di poche decine di euro, per rilevare eventuali fuoriuscite di gas, chiedendo successivamente il pagamento della somma di 300 € circa.
L’anziana coppia vittima dell’episodio, infastidita dalle pressanti richieste di denaro dell’uomo e dalla arbitraria installazione dell’apparecchio oltre che dalla proposta di quest’ultimo di procedere al pagamento anche con bancomat o assegno, avevano così deciso di denunciare il tutto.
Una volta portato in questura il protagonista della truffa è risultato avere diversi precedenti per reati contro il patrimonio, numerose denunce per truffa e provvedimenti di fogli di via da numerosi comuni del nord Italia.
L’uomo è stato così denunciato per tentata truffa e gli è stato dato un foglio di via obbligatorio dal comune di Vercelli con divieto di ritorno senza preventiva autorizzazione per i prossimi tre anni.

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1 commento

  1. Stavo per rinunciare alla lettura dell’articolo, lo confesso, quando. per ragioni che non sto a spiegarvi, ho cambiato idea. Ed ho fatto bene! Non era la 30a replica della notizia già vista a tutte le latitudini .. che oltretutto avvilisce e impietosisce facendoci trascorrere almeno un’ora amara.
    Intanto vorrei obiettare (ma non è il nocciolo della questione) che un vigoroso “rappresentante” colto nell’atto di chiedere INIZIALMENTE 200/300 euro a due indifesi pensionati per qualcosa che ne vale in negozio poche decine non è un truffatore ma un normale commerciante, volendo tener conto dell’installazione -compresa- forse anche piuttosto difficoltosa e di tutto il tempo che quei clienti “difficili” pretendevano da lui facendo domande spesso insensate (non erano del mestiere).
    IL FATTO è CHE IL PRESUNTO TRUFFATORE ERA DI UNA DISPONIBILITA’ ADDIRITTURA SCONCERTANTE, OGNI DELINQUENTE LO METTEREBBE ALLA BERLINA , una volta appreso che HA UBBIDITO AI TRUFFATI! .. LUI, S’ERA COSTITUITO PER UNA TRUFFA NON CONSUMATA …
    “… Una volta portato in questura il protagonista della truffa … ” .. lui, un vigoroso “rappresentante” colto nell’atto di chiedere INIZIALMENTE 200/300 euro a due anziani malati, SI FA PORTARE IN QUESTURA????invece di rifilare un manrovescio per ciascuno, come qualsiasi ragazzo avrebbe fatto, anche ai poliziotti (a Vercelli, in piazza Cavour) oppure avrebbe potuto rompere dei vasi di casa, o almeno coricarli, come si fa in piazza Pugliese Levi .. Ma in che città viviamo! .. Menomale che per lui che è sopraggiunto un foglio di via obbligatorio dal comune di Vercelli con divieto di ritorno senza preventiva autorizzazione per i prossimi tre anni… ormai l “mercato” era saturo.

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