Vercelli – Il Lupo Bianco che corre affiancato ad un cavaliere della Batteria a Cavallo con il kepì. E’ il bellissimo disegno, realizzato da un artigliere della “Scalise”, che oggi il comandante del Reggimento Artiglieria a Cavallo di stanza a Vercelli, colonnello Christian Ingala, ha consegnato, con una dedica toccante a Carlo Olmo. Con Ingala c’erano anche il vice comandante, il tenente colonnello Andrea Gradante e un altro graduato della “Scalise”.
Il maestro dell’Accademia Shen Qi Kwoon Tai è riuscito a trattenere a a stento le lacrime: “Pensate, loro che ringraziano me, mentre dovei essere io a ringraziare loro per l’appoggio offerto non tanto a me, privato cittadino, ma a tutta la comunità vercellese, e non solo vercellese”.
E, sempre più commosso, Olmo è andato con il pensiero alla metà di marzo, quando la situazione si andava più facendo sempre più drammatica per tutti, ammalati e personale sanitario, anche nella nostra provincia. Gli arrivò in quei giorni un sos disperato del segretario dei Medici di Famiglia, Gianni Scarrone, anche a nome del presidente dell’Ordine, Pier Giorgio Fossale che, in quelle ore, stava combattendo una battaglia difficile (poi vinta) contro il Covid: “Combattiamo a mani nude”, disse senza mezzi termini Scarrone, “perché nessuno, soprattutto di chi dovere, ci aiuta”.
Olmo riuscì, quasi miracolosamente, a trovare i Dpi presso la comunità cinese, a Prato. Si trattava di recuperarli. Il Reggimento stava proprio in quei giorni di ecatombe soccorrendo anche la zona di Bergamo, ma riuscì a distaccare alcuni militari per recuperare quel carico preziosissimo per i medici vercellesi. Scarrone ricevette quei dispositivi in lacrime, li distribuì e, qualche giorno dopo, ci fu la lettera di ringraziamento su Facebook della dottoressa Amalia Popescu (che parlò come fosse stata la mattina di Natale per il dono salva-vita ricevuto, ma letteralmente): pubblicata da TgVercelli, quella lettera risulta tra le più lette in assoluto nella storia del nostro giornale on line, con decine di migliaia di visualizzazioni.
D allora le Voloire sono una presenza costante, quotidiana accanto ad Olmo, presenza riconosciuta ufficialmente ed elogiata dal Sito ufficiale dell’Esercito Italiano. “Sono lo Stato – dice Olmo – al servizio dei cittadini e l’accostamento tra il loro simbolo ed il mio, quello del Lupo Bianco, è un fatto che mi onora, commuove e mi invita a continuare finché il Covid non sarà debellato”.
edm