Caso Sacal, Cgil pronta allo sciopero generale provinciale

Sono pronti allo sciopero generale provinciale i sindacalisti della Cgil. Per loro quanto accaduto a Carisio è stato un attacco al sindacato, alla Cgil in particolare. Per questo chiedono il reintegro sul lavoro di Alex Villarboito, il rappresentante licenziato dalla fonderia dopo aver richiesto più sicurezza in fabbrica.

“Villarboito – ha detto Luca Quagliotti – è un delegato Sacal ed Rls nell’impianto, licenziato il 2 maggio perché avrebbe rilasciato dichiarazioni lesive l’azienda dopo l’infortunio sul lavoro occorso ad un collega il 27 marzo. A questo punto si pongono due quesiti: una sul lavoratore, per il quale perseguiremo ogni via legale finché l’azienda non ritirerà il provvedimento nei suoi confronti, e una sul sindacato, che non accetta di essere ricattato quando un suo rappresentante svolge il proprio lavoro. Abbiamo ricevuto la solidarietà trasversale dalle forze politiche e ci siamo già rivolti al Prefetto”.

Nel frattempo, mercoledì 9 maggio, dalle 7 si svolgerà un nuovo sciopero davanti ai cancelli della Sacal. “Abbiamo fatto diverse segnalazioni sulle condizioni di lavoro all’interno dello stabilimento – dice Ivan Terranova, segretario vercellese della Fiom -. E’ inaccettabile che un Rls venga licenziato dopo aver segnalato delle carenze. Rivolgiamo un appello ai partiti politici per la tutela dei lavoratori, bisogna capire che la sicurezza non è solo una spesa, ma un bene per la comunità”. E lancia una proposta: se l’azienda è nel

giusto, che apra le porte ai giornalisti.

Un caso iniziato dopo l’incidente avvenuto martedì 27 marzo quando un operaio di 42 anni della Sacal cade da una scala riportando un trauma cranico e uno al pneumotorace. Non è il primo incidente: la Cgil organizza così uno sciopero con manifestazione il giorno dopo.

Alex Villarboito, in qualità di Rsu e Rls (rappresentante della sicurezza) ai giornalisti dichiara: “L’azienda interviene con misure palliative ogni volta che si verificavano problemi ma di fatto la sicurezza non è garantita. Basti pensare che lavoriamo in spazi privi di pavimentazione e spostandoci con il muletto trasportatore non è raro ribaltarsi. A me, ad esempio, è già successo”.

La Sacal avvia un procedimento displinare nei confronti del lavoratore che, il 2 maggio, viene accompagnato fuori dallo stabilimento.

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