Borgosesia pronta a ritirare il sostegno all’Unicef per “l’immobilismo nella vicenda Renzi”

Il Comune di Borgosesia potrebbe essere il primo in Italia a ritirare il proprio sostegno all’Unicef, sostegno che normalmente l’amministrazione elargiva alla sezione locale dell’organizzazione internazionale. Lo annuncia il sindaco, on. Paolo Tiramani, spiegano che si tratta di una conseguenza della scelta – se verrà confermata- della stessa Unicef di non sporgere querela contro gli imprenditori vicini alla famiglia dell’ex premier Renzi, i quali si sarebbero impossessati di 6 milioni di euro che invece andavano destinati all’organizzazione.

 

La questione è spiegata dallo stesso Tiramani in un commento diffuso sui social. “La vicenda dei 6 milioni di euro destinati ad Unicef che sarebbero invece finiti sui conti personali di alcuni imprenditori vicini all’ex premier del PD Matteo Renzi, stupisce e allibisce – scrive Tiramani -. Ma ancor di più la notizia secondo cui l’Unicef stessa non sarebbe intenzionata a sporgere querela nei confronti di questi imprenditori, rischiando così di fare archiviare l’intera indagine secondo quanto previsto dalla legge Orlando”.

 

“Se le cose stessero davvero in questi termini – conclude Tiramani -, il Comune di Borgosesia, che ha sempre sostenuto la sezione locale di Unicef con contributi e devoluzione di incassi legati all’organizzazione di eventi, sarebbe allora il primo in Italia a ritirare il proprio sostegno finanziario a favore questa organizzazione benefica finché non chiarirà la propria posizione. Anzi, invitiamo gli altri Comuni che si sentono defraudati da questa incresciosa circostanza a fare come noi. Non riteniamo che fondi pubblici possano essere destinati ad un’associazione che da una parte si lascia sottrarre 6 milioni di euro e dall’altra non muove un dito per chiedere giustizia”.

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