A Borgosesia bandiere a mezz’asta per esprimere vicinanza al popolo afghano

Borgosesia espone bandiere a mezz’asta per il destino che attende il popolo afghano dopo la presa di potere da parte dei Talebani. In particolare modo per esprimere il dolore per le donne afghane, destinate ancora una volta a pagare il prezzo più caro per l’insediamento di un regime che considera la donna null’altro che un bottino di guerra.

«Borgosesia è una cittadina dove la qualità della vita e il rispetto dei diritti umani sono al centro dell’attenzione – spiega il sindaco Paolo Tiramani – Sono basito dal silenzio assordante di donne autorevoli della nostra politica sul destino delle donne afghane: vogliamo stare fermi a guardare, attendendo che accada ciò che illustra la fotografa iraniana Shadi Ghadirian? La sua fotografia è choccante e non riesco a non pensarci: una donna islamica con in braccio la sua bambina sorridenti vengono progressivamente cancellate, fino a scomparire nel nero di un velo che le copre completamente».

Negli ultimi 20 anni, grazie all’azione di tante attiviste, le donne afghane hanno a poco a poco riconquistato alcune progressive concessioni, rendendosi di nuovo visibili dopo anni trascorsi dietro un burqua. Finalmente hanno potuto tornare a scuola, al lavoro, nelle televisioni. Hanno riconquistato il diritto di voto. Oggi tutto questo è a rischio, e l’Occidente non può voltarsi dall’altra parte.

«Noi, come città di Borgosesia, siamo a fianco delle donne afghane e di tutto il popolo per chiedere al mondo occidentale di non lasciare questa popolazione nelle mani di un regime oscurantista e irrispettoso dei diritti umani. Mi auguro – conclude Tiramani – che altri sindaci e altre città, in Italia e in tutta Europa, facciano presto lo stesso, per creare un movimento di opinione alla base di un’azione concreta: vorrei vedere un impegno trasversale, che travalichi le appartenenze politiche, e sia nel nome dei diritti umani e del futuro di tutti noi».

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2 Commenti

  1. 20 anni di imperialismo americano per esportare la democrazia e importare droga non sono bastati al Sovranista-Neodem Tiramani-della-Lega?! .. ora recita la parte del buono mentre la Boldrini tace! .. chi l’avrebbe detto!! .. Tiramani dimentica che fra gli scopi dello Zio Sam c’era la lotta al terrorismo (dopo le Torri Gemelle..)!!? .. pensa che i talebani presto invaderanno anche la più grande potenza del mondo? .. intanto l’ex presidente è scappato .. eppure gli Usa hanno speso, per addestrare le forze armate afgane, una somma difficilmente immaginabile. Non viene a Tiramani il dubbio che gli afgani la “democrazia” non la vogliano?

  2. Ho trovato l’inevitabile intervento di M.Blondet .. brevemente, compendia l’emancipazione femminile sotto l’occupazione americana (ventennale):
    “(..) l ’emancipazione delle donne fu gestita dalle ONG stipendiate, segnò un indubbio successo nel senso che, per servire gli stranieri in grado di pagare bene, comparvero frotte di prostitute cinesi dalla gonna con lo spacco e locali notturni dove si bevevano alcolici, cosa che la popolazione locale (medievale) mancò di apprezzare come civiltà superiore..”
    https://www.maurizioblondet.it/afghanistan-il-fallimento-della-privatizzazione-nella-guerra/

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