Bodo (+ Europa): “Miope dire no all’accordo programmatico per il ballottaggio”

Riceviamo e pubblichiamo

 

 

 

Gentile Direttore,

 

Per fare politica ci vuole coraggio.

Mi trovo a scrivere queste righe in memoria di coloro che hanno conquistato e salvato la democrazia, in memoria di coloro che in passato hanno reso la Politica un’attività alta, non alla portata di tutti, una scienza che per coloro in grado di padroneggiarla permetteva di costruire il Bene Comune all’interno della Cosa Pubblica con uno sguardo a medio e lungo termine.

 

Scrivo perché nelle ultime ore sono stato costretto a leggere post e comunicati che tendono a frustrare ogni tentativo di progettazione verso il futuro, rimanendo incollati ad uno status quo derivante in primis dall’inettitudine della classe politica e dirigente nata nella seconda repubblica, senza memoria, senza valori.

 

Ho personalmente valutato, redatto e discusso il documento politico attraverso cui abbiamo chiesto alle forze civiche della città di aderire ad un progetto con sguardo al futuro, con garanzie chiare. In prima persona, con l’onestà intellettuale che ha pervaso la mia campagna elettorale, mi sono posto come elemento di garanzia e mediazione.

Dunque, veniamo alle risposte arrivate all’appello comune di forze democratiche e progressiste a costruire il futuro su binari differenti rispetto alla lega valsesiana: la stessa lega che al governo ha ridotto le pensioni, ha creato l’allarme sociale che si verificherà tra pochi mesi con i migranti in attesa di espulsione sul nostro territorio (che non verranno MAI espulsi), ha creato i presupposti per una procedura d’infrazione europea che ci porterà a far concorrenza alla Grecia. Ecco, questo appello non è stato minimamente valutato nel merito, ma considerato un ultimo tentativo dell’attuale Sindaco.

 

Per fare politica ci vuole coraggio. Per fare politica oggi ci vuole il coraggio di prendere posizione al di là della situazione specifica comunale, ma a livello macro, regionale e nazionale. Ritengo che oltre alla miopia civica di queste forze, alle stesse manchi anche il coraggio di estendere il proprio pensiero oltre ai confini della città, seppure anche in città le bassezze della lega valsesiana sono arrivate col botto, sessista e patriarcale.

 

I personalismi, al contrario di ciò che tutti pensano, devono rimanere nel cassetto della mente di ognuno: se oggi prendiamo in mano i due programmi dei due candidati al ballottaggio e delle proprie forze politiche, è chiaro e lampante quale sia il meglio sviluppato. Entrare nel merito delle idee, prima che delle persone dev’essere considerato un dovere esplicito di chiunque eserciti il proprio diritto di voto. Per questo motivo ritengo miope la risposta delle forze civiche a Vercelli al documento da me redatto: forse neppure letto, certamente non valutato nel merito. Sono convinto che i cittadini faranno il passo che queste forze non hanno potuto fare, in quanto figlie di una repubblica senza maestri, ma con molteplici narcisi.

 

Una città migliore è l’obiettivo di tutti, attuabile solo attraverso chi guarda un po’ più in là dei singoli individui, ma ad un’idea, forse un sogno.

 

 

Federico Bodo

Coordinatore Più Europa Vercelli

 

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1 commento

  1. Questo signore si dimentica di dire che per fare politica servono fatti concreti. Questo “articolo” se così si può definire, è fazioso e tendenzialmente pieno di inutili polemiche. Pare chiaro a tutti, anche a Vercelli, che il PD e la sinistra in generale hanno sempre avuto le fette di salame sugli occhi.
    Tuttavia credo che i cittadini domenica sapranno scegliere da quale parte stare.

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