Il bartender vercellese Jonathan Bergamasco selezionato per Baritalia Lab 2019

C’è anche il vercellese Jonathan Bergamasco tra i 75 barman italiani a essere stati selezionati per la tappa romana di Baritalia Lab 2019, l’appuntamento nazionale che mette alla prova i bartender sul tema della miscelazione.

Bergamasco, che di recente è stato pure menzionato sul prestigioso Vanity Fair, ha creato un nuovo cocktail. Se a Strega Mixology, dove era stato tra i cinque finalisti, gli avevano chiesto di ispirarsi a un libro (in quel caso era stato “La strada per Roma” di Paolo Volponi), qui lo spunto è partito da un film.

Jonathan ha scelto “The Mask. Da zero a mito” con Jim Carrey. È così che è nato lo Spring Tonic: 6 cl Gin Ginepraio infuso con il Butterfly Pea Flower tea e sciroppo di rose, 1,5 cl succo di limone fresco, top di acqua tonica e vaporizzazione di lavanda. Da servire rigorosamente in un bicchiere Collins e da decorare con fiore edule o lime disidratato.

Questa la preparazione: mettere in infusione per dieci minuti i boccioli del butterfly tea (ne bastano pochi per avere subito un buon risultato) nel gin toscano Ginepraio, con l’aggiunta di uno sciroppo alle rose. Raffreddare il bicchiere Collins e versare prima il gin infuso, quindi il limone fresco e quasi in contemporanea l’acqua tonica. Il colore del drink da blu diventerà, miscelandosi, rosa/viola, grazie al naturale cambiamento del PH degli ingredienti. In seguito si valorizza con un profumo di lavanda o di rose.

«Stanley Ipkiss, anonimo impiegato di banca, trova un’antica maschera che, una volta indossata, lo trasforma in un vero e proprio cartone animato con la faccia verde, denti enormi e infiniti superpoteri – ci ha spiegato Bergamasco – Spring tonic è nato così, dalla scoperta di un fiore asiatico che, lasciato in infusione anche per pochissimo tempo, stupisce, rilasciando una colorazione naturale blu, dal profumo floreale e il gusto delicato. Un te/fiore che, come la famosa maschera di The Mask – Da zero a mito, ha il super-potere di cambiare colore all’interno del bicchiere per dare vita ad un gin tonic “coinvolgente” nell’esecuzione, divertente per i clienti e colorato come la primavera».

m.m.

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