Balduzzi ha spiegato perché la nostra Costituzione “è sempre giovane”

 

Vercelli – Non sarà “la più bella del mondo” come conclamava con enfasi Roberto Benigni, ma porta benissimo i suoi anni e, soprattutto, andrebbe conosciuta, soprattutto da chi fa politica o attività amministrativa, e divulgata nelle scuole.

Parliamo della Costituzione, che ha appena compiuto settant’anni e di cui un grande esperto in materia, qual è Renato Balduzzi (docente di Diritto, componente del Csm ed ex ministro) è venuto a parlare, l’altra sera, nella Sala Baltaro dell’Ascom, su iniziativa dell’Associazione “Riflessione Proposta”, che si è costituita per ridare voce e nobiltà alla Politica (lo scriviamo volutamente con la P maiuscola), in un momento in cui invece dovrebbe avere la “p” non solo minuscola, ma miscroscopica, visto che per tanti “fare politica” significa twittare poche righe, scrivere due parole (spesso offensive contro “gli altri”) su Facebook e, soprattutto in questo periodo, sparare promesse elettorali irrealizzabili giusto per parlare alla pancia dei cittadini e prendere voti.

Nel caro ricordo di Lucia Pigino (cui “Riflessione Proposta” è dedicata), all’Ascom si è respirata, finalmente, l’altra sera, aria non contaminata. Spronato dalle domande di Filippo Campisi, Alessandro Bizjak ed Elisabetta Dellavalle, Balduzzi ha svolto una relazione che sta ai comizi elettorali di questi giorni come la pala di Montefeltro di Piero della Francesca a Brera sta ad una crosta dozzinale che si acquista al mercatino di periferia per celare una crepa nella parete.
“La nostra Carta Costituzionale è sempre giovane” (questo il tema dell’intervento) è stata musica pura nello scomposto rumore del traffico moderno.
Attendiamo il prossimo appuntamento di “Riflessione e Proposta”.

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