Bagno di folla per Carlo Olmo all’inaugurazione della sede elettorale

L’intervento del Lupo Bianco (foto Renato Greppi)

Bagno di folla addirittura oltre ogni previsione, oggi, per l’inaugurazione della sede elettorale del candidato sindaco Carlo Olmo in corso Libertà, dove un tempo c’era il “Papaya”.  Centinaia di cittadini, intrattenuti, prima del taglio del nastro, dall’esibizione del giovane e quotatissimo chitarrista Giuseppe Garavana, con il bassista Paolo Baltaro e il batterista Gabriele Franchino e, per quanto riguarda i più piccoli, dai fantastici giochi con le bolle di sapone di Francesca Manfredi. A qualche metro la A-TI-PIC Band di Francesco Cilione.

Un istante dopo il taglio del nastro (foto Greppi)

Olmo, applauditissimo, è arrivato poco prima delle 17,30, con la sua compagna di vita Angela Oliviero, ed è stato ingoiato dalla folla. Prima del taglio del nastro, ha preso la parola il candidato numero uno della sua lista “Carlo Olmo Sindaco – La città ai cittadini”, Giorgio Demartini, ex commerciante, con il negozio proprio a pochi passi da lì. Demartini ha detto che Olmo è una persona “decisa e affidabile” e, soprattutto, una “guida” di cui ci si può fidare perché ha sempre mantenuto la parola data e perché di solito riesce a venire a capo dei problemi, anche all’apparenza insolubili, affrontandoli appunto con decisione.

L’intervento di apertura di Giorgio Demartini

Poi è toccato allo stesso Olmo. Ha ricordato le sue origini. “Ero un bambino povero che ha avuto la fortuna d incontrare nella sua vita due persone meravigliose che l’hanno portato in una città che non conosceva, quella che ora amo”.

Ha quindi aggiunto che, se sarà eletto, non ci considererà il “primo cittadino”, ma “il primo cittadino al servizio dei cittadini”, anticipando che rinuncerà all’85 per cento della sua indennità mensile di sindaco, destinandola ai bisognosi. Ha aggiunto che il suo sogno è quello di una città, viva, colorata, sicura. A quest’ultimo proposito ha detto che riporterà i vigili urbani per le vie della città, ripristinando la figura del “vigile di quartiere”. ha detto: “La legge, le norme da rispettare sono importanti, ma è la volontà che può cambiare davvero il futuro di una città. Cambiamo, assieme. Io ci sono”.

Poi ha aggiunto che, nella sede elettorale, è già stata collocata un’urna su cui c’è scritto “La città che vorrei!”. Chiunque potrà presentarsi alla porta, chiedere l’apposito foglio e compilarlo, anche in forma del tutto anonima, indicando i suoi desideri per la Vercelli dei prossimi anni.

Lo spettacolo delle bolle

Infine, ha ringraziato la sua lista, fatta di “persone normali, come voi, che con la loro passione, la loro voglia, la loro competenza mi guideranno in questa meravigliosa avventura: non finirò mai di ringraziarli”.

Quindi è stato fornito un primissimo elenco di nomi dela lista. Oltre a Demartini, ne fanno parte i fedelissimi Serena Rubini e Claudio Zammarchi. Quindi la funzionaria delle dogane Federica Sassone, accanto a lui nell’impresa di recuperare tutte le mascherine possibili nel terribili giorni quando il Covid uccideva; Valter Ganzaroli, Stefano Verona, Rosaria Sangiovanni, Andrea Bernini, Loana Garoglio, Chiara Lacchio, Chiara Ariena, Mauro Pedrani.

Qualche considerazione. Il battesimo della campagna elettorale di Olmo ha ricordato quello di un’altra lista civica, SiAmo Vercelli che nel 2014 ebbe un risultato clamoroso. Con un a differenza sostanziale: che molti dei candidati di SiAmo, compreso lo stesso leader, Alberto Perfumo, pur essendo un imprenditore di successo, non  erano conosciutissimi in città, mentre Olmo, soprattutto in questi ultimi tre anni, si è imposto all’attenzione generale con atti di filantropia a Vercelli, in Italia e nel mondo e, soprattutto, con la sua inesausta opera (quando lo stesso Stato sembrava impotente o assente) per procurare mascherine salva-vita, ai cittadini e soprattutto alla classe medica e infermieristica. Fossimo nel centrodestra (pur in questo momento solidissimo in città, soprattutto grazie a Fratelli d’Italia) e nel Pd, qualche preoccupazione in più, adesso, l’avremmo.

Edm

 

 

 

 

 

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1 commento

  1. Stando al puntiglioso resoconto
    (io non passavo di li a quell’ora) ..
    e alla folla composta da
    “Centinaia di cittadini”
    è andato tutto come da copione:
    né sarebbe stato utile metterci del nuovo,
    anzi, è sempre meglio ribadire all’infinito
    le proprie doti. che possono così divenire
    ineluttabili Verità.
    Il grado di buonismo di giornata
    ha raggiunto (secondo me) il massimo
    NON con la promessa, almeno per ora,
    di un dettagliato “programma di governo”
    .. che vien “sostituito”, o almeno corroborato,
    dalle LETTERINE dei fan, da imbucare;
    OTTIMA idea:
    se molti italiani han sempre creduto
    in Babbo Natale (al “vero” e ai .. tanti),
    perché non Credere a chi,
    lo si dice e ripete,
    le mascherine le regalò davvero
    salvando (forse) migliaia di vercellesi
    da morte certa !?!

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