Giovedì alle 15 l’addio a Luigi Fiorini, nella “sua” amatissima chiesa

Nella foto di Flavio Accendere, Luigi Fiorini alla Messa di Natale dell’Anffas nel 2018

Dopo il Rosario recitato quest’oggi, domani, giovedì  nella chiesa dell’Immacolata Concezione – che potremmo considerare la “sua” chiesa, visto che negli ultimi anni gli era stata affidata e lui l’aveva riportata all’onor del mondo con costanza e amore infinito, realizzandoci anche un piccolo museo degli strumenti musicali della banda dell’ospizio – saranno celebrati i funerali di Luigi Fiorini, il popolarissimo ex Ciudin e fotografo vercellese.

Luigi lascia la compagna Ornella, le figlie Cinzia, Giorgia e Alessandra, con l’amatissima nipote Rebecca e il genero Paolo. Quindi l’amico Gabriele, i parenti e una miriade di amici, di persone che gli volevano bene.

Tutta la città lo conosceva e lo piange, ed è stato davvero toccante il ricordo che lui stesso aveva scritto, sulla sua infanzia, in quello che allora si chiamava l’Ospizio dei Poveri, dov’era arrivato nel 1941 da Varallo Sesia. Lo scritto era comparso sulla rivista “Ciudin” che si stampa annualmente in occasione del raduno di tanti di coloro che vissero o che frequentarono l’istituto di via Fratelli Garrone.

Quando entrò all’Ospizio dei Poveri il piccolo Luigi aveva sei anni, ma di quel giorno, nell’articolo, ricorda tutto, proprio tutto, compreso  il nome della religiosa che lo accolse, suo Flavia, e il cognome dell’assistente che badava ai piccoli assistiti, Negri.

Il piccolo Museo degli strumenti della Banda dell’Ospizio ricavato da Luigi nella sacrestia della chiesa

Il giorno in cui era stato distribuito il giornale, domenica 9 ottobre, Luigi non c’era perché stava già male. Non aveva mancato un solo raduno, e agognava quello di quest’anno, ma il male lo aveva ormai aggredito. Lui non c’era, ma c’erano le sue parole stampate che il presidente degli “Ex Ciudin”, Luigi Casalino, aveva voluto fortemente che comparissero sulla rivista. Altri avrebbero scattato le foto-ricordo che di solito faceva lui e di cui è colma la pubblicazione distribuita due domeniche fa. Ma lui, il “Foto Luigi” c’era, stavolta con le sue parole che adesso tutti purtroppo non possiamo non considerare come una sorta di commovente testamento.

E domani saranno in tanti gli ex Ciudin (ma non solo loro) a salutare una persona che rimarrà nel loro cuore e in quello di tutti i vercellesi. Monsignor Giuseppe Cavallone, che già ha guidato il Rosario di oggi, celebrerà la cerimonia funebre con inizio alle 15.

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