
Vercelli – La prontezza della probabile vittima e quella dei carabinieri di Cigliano e di Livorno Ferraris ha probabilmente sventato un ennesimo femminicidio: quello di una donna polacca residente a Cigliano. L’ex marito è stato arrestato mentre le stava probabilmente tendendo un agguato, davanti ad un supermercato nei Cigliano, con un martello e un coltello: l’accusa, per ora, è di atti persecutori nei confronti della moglie.

“Per una volta, è andata bene, e ne siamo tutti felici”, ha commentato poco fa il comandante provinciale tenente colonnello Andrea Ronchey, lasciando quindi la parola al capitano Giacomo Mazzeo, che ha ricostruito la vicenda. Accanto a lui, i due comandanti delle “stazioni” di Livorno Ferraris (il luogotenente Ignazio Casti) e di Cigliano (il maresciallo Antonio Renna), con i due carabinieri che hanno fermato l’uomo, B. A., un operaio polacco di 55 anni, che quattro anni fa si era separato dalla moglie, senza però mai accettare questa separazione.

Nel giugno scorso, B. A. (che da tempo perseguitava la moglie soprattutto con telefonate minacciose) era stato colpito dal provvedimento cautelare, emesso dalla magistratura vercellese (la firma era del pm Francesco Alvino), in cui gli si vietava sia di avvicinare sia di comunicare con la moglie. Tra l’altro, il primo a denunciare l’uomo per le minacce contro la moglie (che non erano però mai sfociate fortunatamente in aggressioni fisiche) non era stata la donna, bensì uno dei due figli della coppia, ora maggiorenne.
Evidentemente (come purtroppo accade spesso in circostanze analoghe, nonostante l’impegno dei magistrati) non erano bastati perché lunedì scorso l’uomo ha seguito la moglie che era entrata in un supermercato. L’ha attesa in auto e sulla vettura aveva con sé un coltello e un martello. Ma a quel punto sono accadute due cose: innanzitutto, i carabinieri di Cigliano e di Livorno Ferraris avevano preso sul serio le minacce alla donna, approntando un servizio di vigilanza discreto, ma, come si sarebbe visto in seguito, efficace; in secondo luogo, la donna, mentre stava uscendo dal supermercato, ha avuto la prontezza di scorgere l’auto del marito e di avvisarli.
A quelli punto è stata sufficiente una telefonata: dalle stazioni dell’Arma di Cigliano e di Livorno Ferraris sono partite due pattuglie; vistosi scoperto, l’operaio ha tentato la fuga, ma è subito stato bloccato. Ha detto il capitano Mazzeo nella conferenza stampa di stamane: “Non ha cercato scuse, ha ammesso l’intenzione di volte dare una lezione alla ex moglie”.
Dell’inchiesta si sta occupando il sostituto procuratore di Vercelli Davide Pretti. L’udienza preliminare si è già svolta e il gip ha stabilito la custodia cautelare in carcere “per l’elevata pericolosità” dimostra dall’operaio.
Ha detto il capitano Mazzeo: “I carabinieri di Cigliano e di Livorno e l’intuito della probabile vittima hanno impedito stavolta che nel Vercellese avvenisse probabilmente qualcosa di molto grave. Ora sarà la magistratura appurare fatti e reati”.
edm





