Nella stessa sala consiliare dove poco meno di tre anni prima gli era stata consegnata la cittadinanza onoraria, Asigliano Vercellese ha di nuovo celebrato il suo figlio più illustre, Angelo Gilardino, d’intesa con l’Associazione Culturale Musicale che porta il suo nome, nell’atto conclusivo della prima edizione di “Il legno che canta”.
La prima giornata asiglianese di questo evento (ce ne sarà una seconda sabato 2 novembre) è stata ospitata sabato pomeriggio appunto in Municipio: alle 17,30, il sindaco Lillo Bongiovanni, con il presidente e il vice presidente dell’Associazione, Marco de Santi ed Enrico De Maria, ha inaugurato la mostra di quadri del figlio adottivo di Gilardino, Alessandro Gilardino Nicodemi e, mezz’ora dopo, c’è stato il concerto del prestigioso duo di chitarre composto da Alberto Bocchino e da Antonello Ghidoni, che si è riformato dopo ben trent’anni proprio per questa celebrazione, in omaggio e per riconoscenza verso il loro grande maestro e amico.
Nel presentare la propria mostra, Alessandro Gilardino Nicodemi ha parlato con affetto e commozione del padre adottivo sottolineando come, in un’epoca in cui conta solo l’apparire, e per giunta urlato, Angelo Gilardino era la quintessenza dell’essere diametralmente opposti all’andazzo imperante: il chitarrista e compositore convinceva e conquistava con la parola ragionata, con l’esempio, con la dirittura morale.
Poi, ad omaggiare Gilardino ci ha pensato il duo chitarristico con un concerto notevole, alla presenza di tanti chitarristi giunti anche da fuori provincia e fuori regione. Presentati da Luigi Biscaldi, Bocchino e Ghidoni hanno suonato la trascrizione per due chitarre composta da Gilardino dei “Crisantemi” di Giacomo Puccini, quindi “Elegie” del compositore francese Jean-Yves Daniel-Lesur; “Divertimento a due” di Bruno Bettinelli, e “Contraste op. 143” del compositore belga Jean Absil. Applauditissimi, hanno offerto come bis una “Sonata” di Scarlatti.
La mostra di Alessandro Gilardino Nicodemi (visitabile tutti i giorni nell’orario di apertura del municipio di Asigliano) si concluderà il 2 novembre. Quello stesso giorno, alle 17,30, Enrico De Maria terrà una conferenza su “Angelo Gilardino: ritratto di un amico”. Quindi, a chiusura degli eventi asiglianesi del primo “Legno che canta”, il sindaco Bongiovanni scoprirà una targa dedicata a Gilardino all’interno del palazzo municipale. Ma sabato 26 ottobre, alle 17, su desiderio dell’Associazione presieduta da de Santi il parroco monsignor Gianfranco Brusa celebrerà una messa in suffragio di Gilardino nella chiesa parrocchiale del paese.
De Santi ha pure anticipato che il 16 novembre, al cinema Italia di Vercelli, si chiuderà formalmente il primo anno di “Il legno che canta” aprendosi contestualmente il secondo: il famoso regista Marco Tullio Giordana, che è chitarrista ed è stato grande amico di Gilardino, presenterà, con Manuele Cecconello, una parte della maxi intervista realizzata e filmata anni prima con il creatore del “Sessanta Studi di Virtuosità di rascendenza”.
Una prima parte era già stata presentata il 16 novembre del 2021 ad Asigliano, durante la consegna della cittadinanza onoraria a Gilardino e in quella circostanza Gilardino stesso aveva concordato con Giordana e Cecconello di far vedere il suo racconto dell’incontro con la chitarrista Ida Presti, che segnò il suo destino. Il prossimo 16 novembre, sarà proiettata all’Italia la parte della maxi intervista in cui Gilardino parla dell’arte della composizione.