In arrivo più di 85milioni per le case popolari del Piemonte: ma i comuni si devono sbrigare a chiedere i finanziamenti

La Regione annuncia l’arrivo di cospicui finanziamenti per le case di edilizia residenziale pubblica piemontesi. Fondi però che potranno essere sfruttati a patto che Atc e Comuni non perdano un istante e presentino in fretta le proposte di finanziamento, che “scadono il 15 dicembre 2021”.

Grazie al programma «Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica», legato al Pnrr sono in arrivo ottantacinque milioni e 427mila euro.
La giunta regionale di oggi, su indicazione dell’assessore al Welfare, con delega alla Casa, Chiara Caucino, ha approvato la delibera per la ripartizione delle risorse. In particolare:

– al Piemonte Nord (province di Novara, Vercelli, Biella, Verbano Cusio Ossola) andranno 17.469.077,28 euro (di cui il 60% è riservato alla ATC Piemonte Nord);

– al Piemonte Centrale (Città Metropolitana di Torino) 47.547.523,95 euro (di cui il 60% è riservato alla ATC Piemonte Centrale);

– al Piemonte Sud (province di Alessandria, Asti, Cuneo), 20.410.476.27 (di cui il 60% è riservato alla ATC Piemonte Sud).

Speiga la Regione:

il tutto funziona qualora non venga utilizzata la riserva del 10 per cento per l’acquisto di immobili: in quel caso le risorse verrebbero, naturalmente decurtate della suddetta percentuale. Tale riserva, proporzionale ad ogni singolo importo, è prevista per l’acquisto di immobili agibili da destinare alla sistemazione temporanea degli assegnatari di alloggi oggetto degli interventi, a condizione che gli immobili da acquisire siano dotati di caratteristiche energetiche e antisismiche almeno pari a quelle indicate come requisito minimo da raggiungere.

Le risorse sono infatti stanziate nell’ambito del Pnrr al fine di favorire l’efficientemento energetico, la riduzione del rischio sismico e la verifica statica degli edifici nonché l’incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica localizzato nel territorio piemontese.
L’obiettivo è la sostenibilità ambientale e per far questo sono stati fissati paletti precisi e rigorosi: per concorrere a conseguire l’obiettivo finale del Pnrr del conseguimento di un risparmio del 35 per cento del consumo medio ad alloggio oggetto di intervento, è richiesto un incremento minimo di 2 classi energetiche per ogni edificio o alloggio proposto a finanziamento, da dimostrare mediante Attestato di Prestazione Energetica ante e post intervento. Massimo controllo, quindi.

Il cronoprogramma delle attività tecnico–amministrative necessarie alla realizzazione dell’intervento, deve essere compatibile con i limiti di tempo e gli obiettivi iniziali, intermedi e finali degli interventi del Pnrr. Il Settore Politiche di Welfare Abitativo della Direzione regionale Sanità e Welfare emanerà un avviso pubblico contenente lo schema di domanda, tale da consentire almeno 30 giorni di tempo per la presentazione delle proposte di finanziamento da parte degli Enti interessati e la predisposizione entro il 31 dicembre 2021 del Piano degli interventi della Regione. Inoltre verrà curata la predisposizione dell’elenco degli interventi ulteriori, eccedenti la capienza del finanziamento, da trasmettere al MIMS entro il 15 gennaio 2022 per rappresentare correttamente il fabbisogno complessivo. Tutti gli interventi ammessi a finanziamento a valere sulle risorse disponibili del bando devono essere collaudati entro il 31 marzo 2026.
Possono presentare proposte di finanziamento i soggetti proprietari di alloggi di Edilizia residenziale pubblica ovviamente le Atc piemontesi, i Comuni proprietari di fabbricati/alloggi di ERP e il Consorzio Intercomunale Torinese. L’elenco delle proposte dove essere approvato per le ATC e il CIT con deliberazione dei rispettivi Consigli di Amministrazione, per i Comuni con deliberazione di Giunta.

 

L’assessore regionale Chiara Caucino

«Questi 85 milioni di euro – spiega l’assessore regionale al Welfare, con delega alla Casa, Chiara Caucino – rappresentano una fondamentale opportunità per le Atc e i Comuni per realizzare interventi attesi da anni. Ma occorre non perdere nemmeno un attimo, fare in fretta perché le regole sono ferree e anche un solo giorno di ritardo nel cronoprogramma può compromettere il finanziamento. Proprio come, a luglio e ottobre, ho anticipato avvistato la circostanza agli Enti interessati con due note assessorili». «Questa grande iniezione di liquidità – prosegue Caucino – va ad aggiungersi ai finanziamenti già messi in campo dalla Regione e al prossimo sblocco, sul quale stiamo lavorando da tempo, dei fondi ex Gescal, che consentiranno di rendere assegnabili centinaia di alloggi che oggi necessitano di interventi di riqualificazione. D’altronde il mio obiettivo è sempre quello: “sfittanza zero”, “illegalità zero” e “occupazioni abusive zero”. Il diritto alla casa, per me e per la giunta che rappresento, è un diritto inalienabile, ma l’impegno della Regione, delle Atc e dei Comuni va conciliato con quello dei cittadini assegnatari per mantenere decoroso il bene pubblico, rispettandolo e curandolo come fosse proprio».

 

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