Appalti truccati nelle Asl del Piemonte, 19 indagati

Gare truccate e corruzione all’interno delle Asl piemontesi. Le accuse sono turbativa d’asta e corruzione e sono 19 gli indagati nell’indagine della guardia di finanza del gruppo Torino che è stata soprannominata “Molosso”. In tutto il Piemonte, e in particolare nelle province di Torino, Novara e Alessandria sono stati perquisiti una trentina tra ospedali, asl e abitazioni private.

Gravi, secondo gli inquirenti, le ipotesi di reato a carico degli indagati con conseguenti danni patrimoniali ed economici all’intero servizio sanitario nazionale, a vantaggio, in particolare, di un’azienda torinese e di una multinazionale veneta leader nel settore della fornitura di prodotti ed apparecchiature mediche.

Nel corso dell’operazione i finanzieri hanno anche sequestrato in via preventiva conti correnti riconducibili a tangenti ricevute da parte di uno degli indagati di Torino.

Nel mirino della Procura e degli uomini del 1° nucleo operativo metropolitano della guardia di finanza torinese, anche alcune gare d’appalto sospette, lanciate per favorire la multinazionale coinvolta nell’indagine: se la multinazionale si fosse aggiudicata le gare avrebbe guadagnato milioni per la fornitura di camici e divise per medici e infermieri.

Denaro, gioielli e oggetti preziosi in cambio di capitolati di gara su misura. Era il compenso che, secondo gli investigatori della guardia di finanza, gli imprenditori garantivano ai componenti delle commissioni di gara degli ospedali piemontesi. I bandi di gara finiti nella lente d’ingrandimento degli inquirenti sono numerosi. Per il momento la guardia di finanza ritiene di aver raccolto indizi sufficienti per accertare irregolarità in tre casi. Coinvolte quattro aziende sanitarie piemontesi: la Asl Città di Torino, la AslTo4, la Asl di Novara e quella di Alessandria. Nei primi due casi sono finiti nel mirino gli appalti per la fornitura di camici, mentre ad Alessandria la gara riguardava la fornitura di infusori chemioterapici. Sono 19 gli indagati.

All’ospedale di Alessandria le indagini hanno portato ad individuare un coordinatore infermieristico, membro della commissione per a gara d’appalto per l’aggiudicazione della fornitura di prodotti e apparecchiature mediche per la chemioterapia che, secondo le indagini, avrebbe favorito una specifica società. L’indagine ha coinvolto 5 società.

Nei giorni scorsi la finanza è andata in via San Secondo a Torino, conferma il direttore generale dell’Asl Città di Torino Carlo Picco, negli uffici del Provveditorato. L’oggetto è una gara che risale a febbraio 2019 per la fornitura di camici. Nulla dunque a che vedere con la fornitura di materiali in periodo Covid. Nessuno degli ospedali dell’Asl Città di Torino ha ricevuto richieste di atti.

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