La Regione: è una bufala che le mascherine siano nocive, partiranno denunce

La Regione si scaglia contro coloro che hanno diffuso sul web alcuni video che sostengono che le mascherine facciano male a chi le indossa. Nelle ultime ore è stato anche diffuso un video in cui si dice che le mascherine distribuite dalla Regione Piemonte alla popolazione siano addirittura tossiche perché conterrebbero una sostanza denominata: zinco piritone.

Le cose stanno invece in modo assai diverso, lo spiega bene l’assessore regionale alla Protezione civile della Regione Piemonte Marco Gabusi: “Stiamo procedendo a denunciare per procurato allarme quanti hanno dato visibilità all’ignobile accusa di aver distribuito mascherine tossiche alla popolazione piemontese”. Le mascherine in questione sono trattate con il metodo Sanitized TH 22-27 a base di zinco piritione. Facendo leva sulla natura tossica dello zinco piritione, il video insinua che la Regione abbia distribuito ai cittadini delle mascherine tossiche.

“I cittadini devono conoscere la verità su questo tema – sottolinea Gabusi -. Le mascherine non sono assolutamente tossiche: il trattamento Sanitized TH 22-27, che contiene una piccola dose di zinco piritione, è considerato ‘necessario’ per avere un tessuto antibatterico e antivirus. Abbiamo una pila di documenti che dimostrano come il Sanitized TH 22-27 non solo abbia tutte le certificazioni di legge, ma siano addirittura superiori a quelle richieste per le mascherine ad uso sociale. Abbiamo analizzato tutte queste prove e certificazioni, ma non oggi, bensì prima della produzione”. Ci sono nove certificazioni, prosegue la Regione, tra cui quella per il trattamento Sanitized, oltre ad una serie di test di laboratorio in Italia e all’estero e le schede di sicurezza, che attestano la sicurezza del prodotto.

“Non sono le mascherine ad essere tossiche – conclude l’Assessore Gabusi -, ma le persone che diffondono contenuti falsi e generano accuse ingiustificate. È patetico e vergognoso l’attacco che viene fatto alla Protezione civile, alla Regione Piemonte e alle persone che si sono impegnate per la realizzazione e la distribuzione delle mascherine. Purtroppo, molte, troppe, persone sono cadute nella trappola della fake news e hanno condiviso il video denuncia sui propri canali social, creando un allarmismo falso e ingiustificato. È perciò nostro dovere rendere onore alla verità e ai tanti volontari che hanno donato il loro tempo e il loro lavoro per distribuire le mascherine casa per casa”.

 

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