Amatori, sabato con il Bassano un pubblico adeguato all’evento

vercelli hockey amatory vc sandrigo (b. 51) Immagine Hockey.2017-2018-Amatori vc-Sandrigo-18.11.2017-4645.jpg da Renato host RENATO-PC @autore rengre

 

Vercelli – Dal 1981, e almeno per sette-otto, Vercelli ebbe la sua “febbre del sabato sera”, non legata a Travolta e alla disco-music, ma ad uno sport che, nato in un rione periferico, l’Isola, contagiò a poco a poco la città, spartendosi con la Pro Vercelli la passione sportiva dei vercellesi: l’hockey su pista. Erano gli anni dei grandi patron, prima Giuseppe Domenicale poi Lorenzo Piccioni, nonché dei giocatori leggendari come l’argentino Daniel Martinazzo, forse, con l’olandese del Novara Robert Olthoff, il più grande di tutti i tempi. Quell’Amatori riuscì a vincere tre scudetti, una Coppa Italia, due Coppe Cers (l’Europa League dell’Hockey) e arrivare a giocarsi una finale di Champions League sulla pista di casa il 30 maggio 1988 – dopo una memorabile semifinale vinta 4 a 3 sul Novara – contro gli imbattibili spagnoli dell’Igualada.

Erano i tempi di 3-3500 spettatori al Palahockey dell’Isola. Tempi di cui tutti a Vercelli ricordano giocatori come Battistella, Cardoso, Giradelli, Borrini, Crudeli, Fietta, fratelli Mariotti (ma anche i vercellesi Tarchetti, Torazzo, Bariosco, Costa, Corradino, Rollino, Mantovani, etc). Tempi che hanno consegnato alla memoria collettiva due gol: quello di Martinazzo, che pareggiò a 53 secondi dalla fine il vantaggio del Lodi nella prima finale-scudetto dei vercellesi (poi sul neutro i di Viareggio i gialloverdi maramaldeggiarono), e quello all’ultimo secondo di Marzella nella memorabile quinta partita della semifinale scudetto con il Novara, che valse le finali vincenti sul Bassano dell’ex Girardelli.

Ora Marzella è l’allenatore dell’Amatori che, confinato in serie A2, sta cercando di ritornare nella serie maggiore, grazie all’entusiasmo che in città si è riacceso proprio grazie all’ex bomber di Giovinazzo.

Sabato scorso, i vercellesi hanno superato, a Bassano, il Roller che, sia in regular season sia in Coppa Italia, non erano mai riusciti a battere. Vincendo anche sabato sera (non è previsto il pareggio: nel caso, supplementari e dopo i rigori) al PalaPregnolato – inizio alle 2,45 – la squadra di Marzella approderebbe alla finalissima per la A1 in programma prima fuori casa (contro la vincente di Cremona-Montebello) sabato 21 aprile e poi al Palahockey dell’Isola il 28 aprile (eventuale “bella” il 1° maggio). Qualora i vercellesi dovessero soccombere al Roller Bassano sabato sera, la “bella”, sempre Vercelli, è in programma martedì alle 20,45.

Ebbene, per  la gara di domani sera, se non proprio la febbre di trent’anni fa, almeno c’è un ritorno di passione: la prevendita ha già fruttato duecento biglietti venduti (prezzo popolari: 5 euro e gli under 16 non pagano), e si può ragionevolmente pensare che sabato sera saranno non meno di cinquecento gli spettatori: un buon viatico, in prospettiva finalissima.

Vercelli, dunque, riprendere a voler bene ad uno sport importante per la sua storia che sembrava ormai dimenticato. Buon segno.

 

(La foto a corredo dell’articolo è di Renato Greppi)

Edm

 

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