Altro furto notturno in un bar del centro: stavolta alla gelateria “Pagni”

Il cartello esposto stamane da “Pagni”

Ennesimo furto notturno in città, ai danni di un bar. Stavolta è toccato alla storica gelateria Pagni di via Gioberti. Il ladro, o i ladri, sono entrati nottetempo, forzando la serratura, e hanno preso i pochi spiccioli che c’erano in cassa. La stessa metodologia seguita le altre volte, negli altri bar, negli altri negozi. I titolari hanno esposto stamane un cartello: “Chiuso per furto”.

Il bottino di queste incursioni notturne è sempre di scarso rilievo; altre volte i ladri l’hanno “arrotondato” portando via merendine, caramelle e poco altro. Resta il disagio di chi deve sostituire le serrature e rimettere in sesto e ripulire il locale, spesso messo a soqquadro dagli sgraditi “visitatori”. Sinora l’unica “impresa” incompiuta rimane quella ai danni del bar di parco Camana, grazie ai profughi pakistani che bivaccavano lì, i quali hanno mandato a monte, intervenendo, il furto.

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2 Commenti

  1. Dispiace leggere queste tristi notizie.
    Dispiace perchè c’è sempre di mezzo il nostro centro storico,che stando a cosa dicono nei vari palazzi è costantemente tenuto sotto controllo dalle forze dell’ordine e da decine di telecamere.
    Peccato che sti ignobili fatti si ripetano frequentemente.
    Grazie.

  2. Se l’efficacia delle telecamere e lo sforzo delle ff.oo. avessero successo ed i responsabili venissero individuati certamente subirebbero una pena-incoraggiamento a.. ricominciare.. tanto più che si tratta già in partenza, generalmente, di persone aduse a delinquere, che non hanno nulla da perdere (in senso anche letterale);
    bisognerebbe, per trovare la soluzione al problema, prima individuare la causa. La causa molti credono di conoscerla.. ma, nella nostra democrazia non si può neppure dibattere il problema. Non lo si fa più . A volte, parlare “é” razzismo!
    Invece non è razzismo dire (quel che incidentalmente è proprio piuttosto grandemente vero) che gli unici in grado di reprimere la criminalità sono i (presunti) profughi pakistani. Non resta che incentivarne ancora di più l’arrivo, assumerlo in una nuova arma di polizia militare.. metterne uno coricato ad ogni angolo di strada ed avremo una città vivibile e forse anche droghe a buon mercato (soprattutto spezie delle quali sono gran conoscitori, né sono testimone) e di migliore qualità.

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