Alice Castello – Con estrema correttezza e trasparenza, il sindaco di Alice Castello, Luigi Bondonno, alternandosi anche con la Protezione civile, da quando è scoppiata l’emergenza Covid, pubblica quotidianamente la situazione in paese con una Newsletter molto precisa.
Quella di oggi fa però paura perché annuncia che nella Residenza “Serena 2” (una Raf, cioè Residenza assistenziale flessibile che ospita disabili) di via San Grato, in pieno centro del paese, i tamponi fatti, evidentemente di recente, hanno riscontrato 11 casi di positività al Covid su 26 ospiti e di sei operatori su 32. Si attendono ancora gli esiti di due tamponi, in ritardo di 24 ore rispetto agli altri.
Nella Newsletter il sindaco cerca di tranquillizzare i suoi compaesani scrivendo: “Ora però stanno tutti bene. Fortunatamente infatti non vi sono situazioni sintomatiche, c’è da sperare che sia la coda dell’infezione visto che la fase critica ha raggiunto il suo massimo a fine marzo quando vi fu il decesso della signora ……. (qui si cita il nome, che noi volutamente omettiamo, ndr) oltre ad alcuni stati febbrili”.
La Newsletter conclude ribadendo “fiducia nella gestione, solidarietà con l’impegno dei lavoratori con un abbraccio agli ospiti e ai dipendenti in malattia”.
Il pur tranquillizzante comunicato del sindaco lascia però trapelare una situazione che dev’essere chiarita, non certo dal sindaco ma da qualcun altro: dunque a fine marzo era deceduta una ospite per sospetto Covid e si erano registrati “alcuni stati febbrili” e gli esiti dei tamponi sono arrivati a maggio? Domande che necessitano di una risposta. Il fatto che sia (o stia?) andando tutto bene, non esime chi di dovere dal dare risposte chiare. Ad una domanda, soprattutto: quando sono stati fatti i tamponi?
