Vercelli – Educare, attraverso un gioco intelligente, gli studenti di scuola media ad uno stile di vita che possa prevenire il cancro. E’ il progetto che l’Oncologia dell’ospedale Sant’Andrea diretta dalla dottoressa Elvira De Marino ha proposto alla vicina media Verga del dirigente scolastico Vincenzo Guarino. Il messaggio è stato raccolto da due insegnanti di Scienze particolarmente alacri: le professoresse Barbara Della Rossa e Lorella Destefanis, e verrà attuato, a partire da lunedì, nelle loro classi prime, rispettivamente la sezione C e D.

“La crociata della salute” (così si chiama il progetto) avrà la durata di tre anni. Ieri sera è stata la primaria di Oncologia ad illustrarlo ai genitori dei ragazzi che lo realizzeranno, d’intesa con le loro insegnanti e con un’équipe medica dell’ospedale. La dottoressa De Marino era accompagnata dalla dottoressa Raffaella Scaccioni, responsabile della Educazione e Promozione della salute dell’Asl e da due giovani professioniste che hanno messo a punto l’idea (“Partita da una nonna – ha detto la dottoressa De Marino – che voleva far giocare il nipotino di 11 anni”), e cioè la grafica Ida Cirillo e la data manager Micol Caccianotti.

Per coinvolgere degli studenti così giovani, accompagnandoli nel corso dei tre anni fino alla licenza media, la dottoressa De Marino, Ida Cirillo e Micol Caccianotti hanno pensato ad una saga medievale, sul modello del “Trono di Spade”, con tanto di draghi e cavalieri. Solo che la storia è stata ambientata nella Vercelli medievale con l’incipit: “In una terra apparentemente lontana…”. Ci sono due giovani personaggi, un ragazzo e una ragazza, cui gli studenti dovranno assegnare un’identità: la figlia del fornaio, il figlio del borgomastro, oppure il figlio del contadino, la figlia del macellaio, etc.

Una volta delineati i protagonisti della storia, periodicamente entreranno in scena, con la dottoressa De Marino, i colleghi e le colleghe Fora, Torazzo, Lattuada, Posca, Gaspatrre e Manachino, che tratteranno vari argomenti: la trasformazione della cellula, il ruolo dell’ambiente su questa trasformazione, la corretta alimentazione, il danno da fumo e alcol, l’attività sportiva e la prevenzione. Si parlerà dunque di cancro, ma in modo ludico e nello stesso tempo intelligente, senza ricorrere a casi clinici, immagini di sofferenza o di morte. Ricevuto l’input dai medici, i ragazzi e le loro prof di Scienze, costruiranno di volta in volta dieci caselle per un Gioco dell’Oca che avrà come immagini il Marchese Vingris (che fuma e beve), il draghetto Scurge, qualcosa che agisce nell’ombra (chi sta lavorando affinché i due giovani cadano vittima del tumore), ma anche il grande salvatore: il “Saluberrimo Paladino”.
Intervento dopo intervento dei medici: sarà creato, per il primo anno, un Gioco dell’Oca con sessanta caselle; il secondo anno se ne aggiungeranno altre quindici e il terzo, con le ultime quindici, si completerà il classico gioco con novanta caselle, che verranno percorse avanzando con i dadi. Quando la sorte ti fa finire sulle caselle “pericolose” (ad esempio quella del Marchese Vingris) si torna in dietro.
Come ha spiegato la dottoressa De Marino, la conclusione del progetto sarà contemporanea ai festeggiamenti per gli 800 anni dell’ospedale e la primaria di Oncologia si è impegnata a far sì che, nell’ultimo anno di “La Crociata della Salute”, la Dietologia del “Sant’Andrea” crei una dieta ad hoc per i ragazzi partecipanti all’avventura, che a quel punto saranno, ormai diventati a loro volta “paladini della salute”: la dieta per un mese di “alimentazione corretta”.
Ieri sera, alla presentazione di questa notevole iniziativa, c’erano, con i genitori, anche alcuni studenti che si sono dimostrati subito entusiasti, e pure i genitori hanno apprezzato e non poco questa novità. Apprezzamento condiviso dall’assessore comunale Ombretta Olivetti, pure presente all’anteprima.
E la media del preside Guarino continua ad essere protagonista di iniziative importanti e originali che vanno nella direzione indicata dalla professoressa Destefanis: “Oggi la scuola non si limita a distribuire solo conoscenze, ma costruisce il cittadino del futuro”.
Edm





