Alla Soms il confronto tra i sette candidati sindaco, ecco cosa hanno detto

Si sono presentati agli elettori tutti insieme, illustrando i rispettivi programmi, i sette candidati alla carica di Sindaco di Vercelli, nella serata di ieri all’evento di confronto tenutosi presso la Sala Soms di via Borgogna 34.

 

Durante l’incontro, gremito, organizzato da Itaca Vercelli, il moderatore della serata (Francesca Corradini di Itaca) ha posto tre domande ai candidati, rivolte ai programmi elettorali di ciascuno, all’attenzione verso le politiche giovanili e alla qualità della vita della nostra città. Nella Sala, gremita in ogni ordine di posti ogni candidato, sostenuto dalla propria agguerrita e rumorosa claque, ha avuto la possibilità di presentare le proprie proposte e di farsi conoscere dai cittadini, utilizzando un minutaggio prefissato per tutti, al fine di consentire a tutti uno spazio equo.

 

“Sono il Sindaco in carica – ha spiegato Maura Forte (sostenuta da “Partito Democratico”, “Vercelli con Maura Forte” e “Italia in Comune”) – e questi cinque anni di mandato non sono stati facili, per le difficoltà che abbiamo incontrato, a cominciare dalla disastrosa situazione finanziaria che abbiamo trovato e che siamo riusciti a risanare dopo un lavoro lungo ed estenuante. Un cambiamento che abbiamo avviato e vogliamo completare, una città proiettata nel futuro dove i nostri giovani possano trovare lavoro; il nuovo insediamento APRC porterà 1.500 nuovi posti di lavoro e in collaborazione con l’Università abbiamo avviato un bellissimo progetto, rivolto alla formazione dei nostri giovani da inserire nella logistica. Giovani per cui abbiamo in progetto la creazione di spazi adeguati, dove possano non solo studiare, ma anche esprimere la propria creatività, svagarsi. Dobbiamo lavorare molto con la cultura, attrarre e sostenere i grandi eventi, in modo da proiettare la città a livello internazionale. Bisogna coinvolgere le associazioni culturali, che meritano spazi adeguati, portare a termine la realizzazione della Biblioteca Civica, migliorare, potenziare e rendere sempre più fruibili i servizi per il cittadino, a cominciare dall’attenzione verso le fasce più deboli, cui confermeremo la diminuzione della pressione fiscale”.

 

“Sfidiamo la corrente – ha sottolineato Federico Bodo (“+ Europa”) – con la ferma convinzione che sia ora di smettere di cercare consensi attraverso promesse, e sia ora di cercarli attraverso proposte. I punti fondamentali su cui intervenire sono parecchi, primo fra tutti il lavoro. Il lavoro è un diritto, il lavoro sul territorio esiste, c’è una domanda che Vercelli non riesce a soddisfare; è necessaria un’opera di formazione e indirizzo dei nostri giovani verso il mondo del lavoro. Giovani che hanno anche bisogno di uno o più centri di aggregazione, che in città mancano totalmente, servono punti di ritrovo, un Campus universitario che a Vercelli non esiste, e che invoglierebbe gli studenti che arrivano da fuori a rimanere in città anche dopo le lezioni; bisogna rendere la città a misura di giovane. Bisogna rafforzare la sicurezza, garantire un ponte unico tra società e polizia locale, collaborare insieme per prevenire la microcriminalità. E’ importante anche garantire equità e diritti senza lasciare indietro nessuno, in particolare i nuclei famigliari in difficoltà; per questo l’obiettivo è quello di creare un centro polivalente di supporto alle famiglie. Infine l’ambiente: curare e incrementare il verde pubblico, lo smaltimento dei rifiuti, la creazione di un Bosco in città, di un Orto cittadino”.

 

“Mi sembra doveroso – ha aperto così il suo intervento Alberto Perfumo (“Siamo Vercelli”) – portare gli elettori a conoscenza di alcuni dati emersi da un’inchiesta de “Il Sole 24 Ore”. Su 107 capoluoghi di provincia italiani, Vercelli si piazza all’82° posto per la spesa sociale e al 95° nella start-up innovativa, cui si aggiungono un poco confortante 35° posto per numero di rapine e il 16° per furti d’auto. Numeri importanti in merito alle politiche sociali, numeri che fanno pensare. La nostra impressione è che i vercellesi siano stufi di assistere passivamente al declino della loro città e che abbiano il desiderio di cambiare rotta in maniera drastica. A partire dal lavoro: la ricerca e il mantenimento del lavoro sono due punti cruciali sui quali intervenire, così come è necessario affrontare con decisione la questione che riguarda i giovani: serve promuovere attività che li stimolino ad inseguire un obiettivo, a mettersi in discussione. Chi governa deve comunicare l’energia della città, far capire ai suoi giovani che Vercelli crede in loro e li considera una risorsa importante per ripartire. Infine, va preso in seria considerazione un piano di bonifica ambientale della città, fare uno studio dei problemi esistenti e provvedere di conseguenza”.

 

“Sono quello di sempre – è stata l’introduzione al discorso di Roberto Scheda (sostenuto da “Voltiamo Pagina e “Uniti si Vince”) – che ha avuto la fortuna di lavorare per la sua città sia in ambito cittadino che nazionale, ed ora torna in lizza accompagnato da due liste civiche composte da uomini e donne liberi, che hanno esperienze e competenze necessarie per far sì che “Vercelli torni a sorridere”, come dice il nostro slogan. E per tornare a sorridere c’è bisogno di lavoro, di case, di serenità in famiglia; bisogna puntare maggiormente sull’Università, bisogna creare nuove professioni di qualità, che permettano ai nostri ragazzi di rendersi autonomi. C’è bisogno di spazi che permettano ai nostri giovani di divertirsi nel fine settimana. E poi, bisogna imparare a vendere bene il nostro prodotto: Vercelli è una città meravigliosa, ricca di eccellenze in ogni campo, ma non abbiamo mai saputo valorizzarle; è necessario farlo, per rendere la nostra città più attrattiva per i giovani, gli studenti, i turisti. E poi, non dimentichiamoci delle famiglie in difficoltà, delle famiglie che hanno al loro interno persone che soffrono di patologie pesanti; è importante pensare a queste categorie, a garantire tutti i servizi e il supporto possibili”.

 

“Ho avuto la fortuna – ha ricordato Andrea Corsaro (“Forza Italia”, “Lega Nord” e “Fratelli d’Italia”) – di amministrare la città di Vercelli per due mandati e ora, con squadra di persone che amano profondamente Vercelli e hanno intenzione di risollevarla con passione, competenza ed onestà, vogliamo riprendere il filo di un discorso interrotto da alcuni anni. È fondamentale l’impegno di un’amministrazione attenta ai bisogni delle famiglie: occorre rivedere le convenzioni, prestando particolare attenzione alle fasce più deboli. Lavoreremo sodo per promuovere nuove strategie per riportare lavoro in città, continuare una politica di espansione che punti sulle risorse umane e sull’innovazione. Un altro punto da affrontare è la ripresa culturale della città, renderla più vivibile e più bella, con la possibilità di progettare opere ambiziose. Impostare una politica giovanile fondata su lavoro, formazione e informazione: alla città servono la creatività imprenditoriale e lo spirito d’iniziativa dei giovani, che necessitano anche di avere luoghi di aggregazione. Altre battaglie da portare avanti sono l’eliminazione e il ripristino della linea ferroviaria Freccia Bianca, la sanità, con l’eliminazione del reparto di Oncologia, lo smaltimento eternit, la riduzione polveri sottili”.

 

“L’obiettivo della nostra lista – ha osservato Giacomo Ferrari (“Vercelli Democratica”) – è quello di “riprogettare” la città, iniziando da economia ed occupazione; creare un’economia differenziata, puntando sulla creatività imprenditoriale dei giovani, sulla conoscenza, sull’innovazione. Giovani che hanno bisogno di essere indirizzati e accompagnati al loro ingresso nel mondo del lavoro, giovani a cui la città non offre molto e che necessitano anche di spazi in cui esprimere la propria creatività, di iniziative che li coinvolgano. Altro obiettivo ambizioso è quello di trasformare Vercelli in una città per tutti, una città da vivere: abbiamo in cantiere progetti per la depurazione dell’aria e dell’acqua e molti altri rimedi pianificabili, soprattutto riguardo all’arredo urbano e al degrado di certe zone della città, un degrado che va sanato con la ricostituzione di un tessuto sociale distrutto. Il verde pubblico in città deve essere mantenuto ad un livello di decoro adeguato, così come il verde pubblico fuori città, che faccia da barriera all’inquinamento esterno, un verde ragionato. C’è bisogno di un’attività di coordinamento per le attività culturali: Vercelli ha un potenziale culturale altissimo, ma manca l’organizzazione tra le varie associazioni”.

 

“Un problema da affrontare con urgenza – è il grido di allarme di Michelangelo Catricalà (“Movimento 5 Stelle”) – è la necessità che il servizio dell’acqua diventi di nuovo pubblico; con la cessione di Atena ad Iren, i cittadini vercellesi non sono più proprietari dell’acqua che consumano, una volta risorsa pubblica. Negli ultimi cinque anni, ho avuto modo di conoscere a Vercelli famiglie senz’acqua. Una cosa drammatica e grottesca allo stesso tempo: nel 2019 persone che vivono con taniche d’acqua che attingono dalle fontane. Ho fatto in modo che non solo a Vercelli ma anche nel casalese e nel biellese, nessuno più rimanesse in questa situazione, grazie a un atto di indirizzo recepito da Ato2.  Secondo punto su cui soffermarsi è quello della revisione sulla concessione di contributi alle associazioni sportive, al fine di garantire un migliore impiego delle risorse economiche. Far crescere i giovani attraverso lo sport, rivedere le convenzioni con le società sportive, per facilitare le fasce deboli, dare la possibilità di giocare gratuitamente a chi non può. Da curare particolarmente anche il sociale, con la situazione del dormitorio, di cui vanno potenziati gli orari e le scuole, gli istituti comprensivi in condizioni strutturali disastrose, da risanare completamente”.

 

f.m.

 

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