Al Museo Leone si presentano due libri: Urbex Piemonte e gli scritti di Jean Dubuffet

La prossima settimana il Museo Leone ospiterà due presentazioni di libri. La prima, fissata mercoledì 17 alle 17 nel Corridoio delle Cinquecentine e organizzata dall’associazione L.E.R.I. Cavour, è Urbex Piemonte (Youcanprint), volume fotografico a cura di Katiuscia De Pieri.

Urbex, parola che deriva dal termine Urban Exploration, è un viaggio fotografico nel passato attraverso secoli di storia, arte e racconti, con particolare riferimento alle dimore di grande valore artistico e culturale del Piemonte.

Un compendio che ha lo scopo di essere una documentazione storica di come sono oggi queste proprietà, con l’aggiunta di racconti e aneddoti che spiegano le origini delle famiglie che le hanno abitate.

Questa disciplina, molto in voga, è divenuta un impegno per segnalare, salvaguardare e proteggere i luoghi abbandonati, sottraendoli al completo decadimento, come appunto la residenza estiva del conte Cavour a Leri, in corso di recupero da parte dell’associazione omonima.

Inoltre, ricordiamo che il Museo Leone custodisce la statua acefala di Camillo Benso che fu vandalizzata a Leri nel salone centrale della Palazzina. Grazie al Museo Leone, che finanziò l’operazione, la statua, alta quasi 3 metri, venne trasportata, non senza difficoltà, a Vercelli dove ancora oggi è al sicuro in una enorme teca di vetro.

Venerdì 19 alle 17.30 invece Alessandra Ruffino racconterà la storia degli scritti di Jean Dubuffet, Piccolo manifesto per gli amatori d’ogni genere (Allemandi), a cinquant’anni dalla prima parziale traduzione italiana.

Alessandra Ruffino ha curato una nuova edizione integrale, uscita nel 1946 col titolo Prospectus aux amateurs de tout genre nella mitica collana Metamorphoses di Gallimard. Si tratta di una serie di scritti programmatici (tra cui il fondamentale Note per i fini letterati), composti intorno alla metà degli ’40 con una prosa briosa e provocatoria. In essi, così come in Anticultural positions (1951), gli orientamenti sovversivi e anticulturali di Dubuffet trovano una prima e compiuta formulazione.

L’edizione, che include alcuni inediti mai tradotti prima in italiano, presenta anche due brevi prove letterarie audacemente sperimentali ed è munita di un ricco apparato di note di confronto che permettono di addentrarsi, in compagnia dell’artista, “in un mondo dove i meccanismi delle abitudini smettono di funzionare”.

Per entrambe le presentazioni l’ingresso è libero, ma è gradita prenotazione scrivendo una mail a: [email protected] Green Pass obbligatorio.

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