Cinque giovani, per ragioni diverse, sono stati oggetto del dispositivo che vieto loro di andare nei locali notturni di Vercelli, discoteca e club privè, (come era già accaduto la scorsa settimana per altri due giovani, leggi qui) perché trovati, dopo i controlli di polizia e carabinieri, in situazioni illecite.
I primi due, la notte del 7 novembre, son stati protagonisti di una lite in un locale da ballo vercellese, lite che ha generato l’intervento della polizia che ha rintracciato i due giovani di origine straniera, residenti nella zona di Novara, i quali erano stati riconosciuti come autori di un furto di una catenina d’oro, strappata dal collo di un altro giovane intento a ballare. Loro avevano provato a dileguarsi, ma sono stati inseguiti dal gruppo di amici del derubato. Dopo è scattata la lite la quale, senza l’intervento degli agenti in divisa, ha rischiato di degenerare gravemente. Le successive verifiche hanno permesso di appurare che i due giovani, già segnalati per casi analoghi, si erano già resi protagonisti quella sera di un altro furto simile, ai danni di un altro ragazzo sempre intento a ballare nel locale.
La notte precedente, i 6 novembre, sono stati invece i Carabinieri di Vercelli ad intervenire sempre nello stesso locale da ballo, sempre per un episodio di furto con strappo di una catenina ai danni di un avventore del locale. Gli autori erano altri due giovani stranieri.
Per tutti e quattro i ragazzi sono quindi scattati gli accertamenti di carattere amministrativo e, “rilevando l’estrema pericolosità dei loro comportamenti illeciti, il Questore di Vercelli ha emesso d’urgenza nei loro confronti i previsti provvedimenti di divieto di accesso alla predetta discoteca (c.d. DACUR), per periodi compresi tra il minimo (6 mesi) ed il massimo (2 anni), a seconda della gravità degli elementi a loro carico. “Non vi è dubbio – aggiungono le forze dell’ordine – che all’interno di locali affollati come una discoteca, anche se con le limitazioni alla capienza previste per la prevenzione della diffusione del Covid, tali atti possano scatenare reazioni incontrollate e il panico, situazioni potenzialmente molto pericolose per tutti gli avventori e non solo per le parti offese”.
Sempre la notte del 7 novembre, poi, la volante della Polizia di Stato è intervenuta in via Caduti del Lavoro, nei pressi di un locale d’intrattenimento per adulti, a causa della presenza di un giovane straniero, già noto alle Forze dell’Ordine, in evidente stato di ebrezza alcolica e che stava creando trambusto. Il giovane si è anche scagliato contro gli agenti intervenuti, rendendosi responsabile di una serie di reati, dall’oltraggio alla resistenza e violenza contro pubblico ufficiale, cercando in tutti i modi di divincolarsi e lo scontro fisico.
Il ragazzo, una volta fermato, è stato accompagnato in Questura ed è stato denunciato. Anche per lui è scattato il divieto di accedere nuovamente nel predetto locale per un periodo di almeno un anno dalla notifica del provvedimento, una sanzione la cui violazione comporta rilevanti conseguenze di carattere penale.
DACUR, DASPO e tutte le varianti equivalgono all’ordine “va via di qui!” .. sposta il problema di qualche Km., forse appena .. ad orari diversi: al mercato bisettimanale, verso aree particolarmente frequentate, come la stazione ferroviaria .. o dove il delinquente crede di trovare ottime occasioni e prede indifese. Se si tratta SOLTANTO di strappare catenine d’oro .. si, certo che se vogliono abbinare a tutti i costi il luogo di DIVERTIMENTO e la compagnia .. col “cartellino rosso” li avremmo colpiti duramente nei propri interessi personali .. costringendoli a rubare dalle borse delle nostre nonne che, giulive, vanno .. n piasa. Visto che si tratta di stranieri (con residenza?), abituati a viaggiare, si potrebbe mandarli un po’ più lontano che a Novara dove risiedono ..? .. magari vietar loro TUTTA la provincia di Vercelli .. tanto per dimostrare un po’ di vero ed efficace egoismo .. oppure mandarli a casetta (natia), dove purtroppo per loro, simili reati li vedrebbero meno protetti dai diritti civili della nostra Democrazia?