Al Mugello la Ferrari di Luca Demarchi costretta al ritiro per la rottura di un collettore di scarico

Per Luca Demarchi e la Scuderia Ravetto & Ruberti è stata una gara contraddistinta dalla sfortuna quella che si è corsa domenica 4 luglio sul circuito del Mugello che ha ospitato il Campionato Italiano Gran Turismo serie Endurance.

La Ferrari 488 Challenge Evo ha subito la rottura di un collettore di scarico dopo il primo stint, a un quarto d’ora dal pit stop, quando la vettura era nelle mani di Barbolini. Dopo un intervento ai box Demarchi ha provato a effettuare qualche giro, tuttavia la puzza di bruciato e il fumo lo hanno costretto a fermarsi per evitare rischi di incendio.

«Un vero peccato perché fino al guasto Barbolini era terzo – ha commentato il pilota – Ce la potevamo sicuramente giocare per il secondo e anche per vincere, visto come si erano messe le cose in pista. La gara era ancora lunga. Noi però non ci lasciamo scoraggiare, siamo fiduciosi e pensiamo già alla prossima prova».

Non c’è alcun dubbio che in condizioni normali Demarchi e i suoi compagni avrebbero potuto dire la loro: nelle libere avevano fatto alcune modifiche che avevano funzionato, inoltre sia con la gestione del carburante e delle gomme erano riusciti a essere performanti e veloci.

Nelle qualifiche invece Demarchi aveva ottenuto il secondo tempo, anche se, per sua stessa ammissione, un errore gli aveva impedito di centrare la pole. Poi, con la somma tempi di Barbolini e di Risitano, il team era partito terzo.

Il prossimo impegno nel Campionato Italiano GT per Demarchi e S.R.&R. è dal 3 al 5 settembre a Imola nella serie Sprint, mentre la serie Endurance tornerà dal 17 al 19 settembre a Vallelunga.

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

1 commento

  1. Un brutto colpo, anche se nulla è perduto. Dopo gli ottimi risultati precedenti, si poteva non vincere, ma stravincere.. non esser arrivati in fondo lascia un amaro in bocca.. doppio.. ora bisognerà sperare che tocchi agli altri.. che arrivi loro, fra capo e collo, la rottura di tutti i collettori possibili e immaginabili.
    Dice De Marchi:
    “Noi però non ci lasciamo scoraggiare, siamo fiduciosi e pensiamo già alla prossima prova.” A settembre.
    Attendiamo la riscossa. Giusto mettersi nuovamente in gioco, consci del proprio valore. Chi si ferma é perduto. In questo caso “ha” perduto.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here