Aggressione omofoba ai danni di un Vercellese

Due ragazzi italiani sono stati aggrediti a Valencia,  nella Spagna orientale, dove si trovavano in vacanza. Andrea ha 19 anni e vive a Vercelli, il suo amico, Luca, che ha tentato di difenderlo vive a Milano e ha 25 anni. “E’ stata un’aggressione omofoba” denuncia Fabrizio Marrazzo, responsabile del numero verde Gay help line che ha sede a Roma e sta seguendo il caso dei due ragazzi.

“E’ successo nella notte di ieri all’uscita da un locale”, spiega Marrazzo  che pubblica anche un video dell’aggressione girato da alcuni residenti che hanno assistito alla scena dai balconi e hanno  provato a scacciare gli aggressori minacciando di chiamare la polizia.

 

Gli urlavano contro frasi “Fucking Asshole, Fucking Bitch”  – dice il portavoce di Gay Line – Luca ha cercato di difendere l’amico Andrea ed ha ricevuto pugni e calci anche sul viso riportando contusioni e ferite ovunque. Ci riportano i media locali che anche un’altra coppia straniera ha rischiato di essere aggredita dallo stesso gruppo, ma fortunatamente è riuscita a scappare su un taxi. Continua Marrazzo:  “I ragazzi si sono rivolti al servizio di Gay Help Line, e dopo essere stati soccorsi sporgeranno denuncia presso il consolato italiano. Chiediamo alla Farnesina di attivarsi per dare il massimo supporto ai ragazzi ed evitare che gli aggressori restino impuniti”.

Sulla vicenda, a firma della presidente, Giulia Bodo, il Direttivo di Arcigay Rainbow Vercelli e Valsesia, ha emesso poco fa questo comunicato:

“Esprimiamo la nostra solidarietà al giovane vercellese e al suo amico assaliti e malmenati all’uscita da una discoteca.

Li abbiamo contattati e e abbiamo appreso che si stanno riprendendo e che sono ancora scossi per l’accaduto.Ci mettiamo ovviamente a disposizione dei ragazzi con la nostra assistenza e i nostri servizi.

Esprimiamo inoltre la nostra più profonda condanna per ogni discriminazione e violenza nei confronti delle persone LGBTI+. Si tratta di episodi, purtroppo, all’ordine del giorno e contro cui, come attivisti e come persone LGBTI+, siamo abituati a combattere.

Ci auguriamo che la legislazione spagnola, più severa di quella italiana per quanto riguarda la repressione di aggressioni e di discriminazioni di stampo omofobico, permetta di fare giustizia e di punire tali gravissimi fatti”.

 

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