È stato arrestato per aver aggredito i poliziotti che tentavano di farlo sgomberare dall’androne di un palazzo di corso Dante a Vercelli, dove aveva deciso di bivaccare. Sono stati i residenti a chiamare la polizia per segnalare la presenza del senza fissa dimora, che poi si è scoperto essere in attesa di rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale, che già dalle ore del pomeriggio di lunedì si era “stabilito” nell’androne del palazzo occupandolo.
All’arrivo degli agenti, l’uomo ha iniziato ad urlare e ad inveire contro di loro, manifestando un atteggiamento aggressivo ed ostile. A quel punto è arrivata in ausilio un’altra pattuglia che, unitamente alla prima, ha cercato invano di mediare e di riportare alla calma l’uomo. Lui ha proseguito con gli insulti, e con una condotta violenta e minacciosa ha continuato a fare resistenza.
In quel frangente, il personale della Polizia di Stato intervenuto ha tentato di spostare l’uomo, il quale durante l’atto è riuscito a spingere uno degli operatori cingendolo ai fianchi, l’agente è poi caduto rovinosamente a terra riportando lesioni a un ginocchio.
L’uomo, poi, con non poca fatica, è stato ammanettato e portato presso gli Uffici della Questura per gli atti di rito.
Giunto in Questura, l’uomo ha proseguito con la sua condotta aggressiva, cercando lo scontro fisico con gli operatori, che alla fine però sono riusciti a contenerlo e, successivamente, a calmarlo.
Su disposizione del sostituto procuratore di turno l’uomo è stato tratto in arresto con le accuse di resistenza e lesione personale aggravata a pubblico ufficiale. A seguito dello svolgimento della direttissima, l’arresto è stato convalidato e l’uomo rimesso in libertà






Trattandosi di un soggetto
” in attesa di rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale”
si sta comportando molto + correttamente del solito, cerca di far bella figura e .. noi* .. lo premieremo rapidamente! **
..
* (l’itaglia) ..
** (anzi l’abbiam già premiato):
“A seguito dello svolgimento della direttissima, l’arresto è stato convalidato e l’uomo rimesso in libertà”.