Era affollata, venerdì, la Sala convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli per la doppia presentazione sia del libro, scritto da don Salvatore Giangreco, sia del docu-film girato da Flavio Ardissone: entrambi sulla figura del Beato degli Alpini don Secondo Pollo. Tra il pubblico, il nuovo sindaco di Vercelli Roberto Scheda e l’arcivescovo Marco Arnolfo che hanno rivolto, in apertura, un breve saluto ai presenti. Molti i sacerdoti presenti. In prima fila, tra il pubblico, Domenica Raisaro, figlia del compianto professor Emilio Raisaro, che ha svolto un ruolo fondamentale nel processo ecclesiastico che ha portato alla beatificazione di don Secondo Pollo, proclamata, a Vercelli, il 23 maggio 1998, da Papa Giovanni Paolo II. Ovviamente, in sala c’era anche una nutrita rappresentanza delle sue penne nere.
Don Giangreco ha spiegato che il suo libro (edito da Effedì)è diviso in tre parti: nella prima troviamo la vita di Secondo Pollo, a partire dall’infanzia, a Caresanablot, dove era nato il 2 gennaio del 1908; nella seconda troviamo don Secondo Pollo, ordinato sacerdote il 15 agosto 1931 che, dopo un primo periodo di insegnante di Teologia e Filosofia in Seminario e le assegnazioni, ad esempio per dire messa, in svariate località della provincia, nel 1940, all’entrata in guerra, nonostante una grave invalidità all’occhio sinistro, che gli procurava periodicamente “dolori acutissimi” chiede di essere mandato al fronte per assistere spiritualmente (e come vedremo non solo spiritualmente) i soldati italiani. Così diventa tenente cappellano degli alpini del Battaglione “Val Chisone” della Divisione Alpina Alpi Graie, che viene mandato in Montenegro. Morirà colpito da una raffica di mitragliatrice il 26 dicembre 1941, a 33 anni, mentre stava soccorrendo un militare ferito, a Dragali. Per questo gesto gli verrà conferita, alla memoria, la medaglia d’argento al valor militare.
Sepolto nel cimitero di un piccolo centro vicino a Cattaro, don Pollo troverà inizialmente sepoltura nella sua Caresanablot nel 1961 e dal ‘68 definitivamente nel Duomo di Vercelli.
La terza parte del libro del parroco di Oldenico, Albano, Arborio e Greggio è invece tutta centrata sul processo di beatificazione concretizzatosi con la proclamazione di Papa Wojtyla ventisei anni fa.
Poi si è passati al docu film di Ardissone (colonna sonora di Matteo Toffanin) che è andato alla ricerca dei “luoghi” del Beato, partendo dall’Istituto San Giuseppe di Vercelli e, dopo percorsi periferici che l’hanno condotto da Sali Vercellese, al Trompone, alla frazione Petiva di Cigliano, è tornato via via a Vercelli, in Duomo. Innumerevoli le testimonianze raccolte da Ardissone, in gran parte indirette, ma anche dirette, come quella di chi si ricordava che don Pollo andava a fare catechismo anche nelle stalle, oppure, ed è il caso della chiesetta alla Petiva, del religioso che ha citato il fatto che il futuro beato lasciò proprio lì la sua prima stola sacerdotale.
Ardissone ha poi fatto ascoltare anche una parte dell’inno a don Pollo composto dal seminarista Davide Ferraris e rivisto musicalmente dal maestro Arturo Sacchetti: inno cui si può accedere anche dal libro, con una ricerca Qr Code.
Ora la doppia presentazione di libro e docu-film verrà ripetuta in altre sedi: primo appuntamento venerdì, alle 20,45, nell’aula magna dell’Istituto Sacro Cuore di corso Italia, 106.